Trucca la targa con lo scotch e fa il pieno
UDINE. Il giochetto ha funzionato per un po’. Ma mercoledì pomeriggio, al quarto tentativo, è intervenuta la polizia, scoprendo il trucco utilizzato da un uomo - residente a Tricesimo - che per ben tre volte nel mese di luglio era riuscito a fare benzina al distributore Esso di viale Monsignor Nogara e ad allontanarsi senza pagare. Il friulano, già identificato dagli investigatori della questura, ora rischia una denuncia per l’ipotesi di reato furto.
Utilizzando nastro adesivo isolante di colore nero aveva modificato la targa della propria auto, in modo che quella che in realtà era una “P” diventasse una “R”. Era stato sufficiente aggiungere un pezzettino di scotch per ottenere una targa fasulla. Anzi, per la verità la targa così modificata sembrava la stessa di una vettura che, come ha verificato la polizia, è stata rottamata tempo fa.
Così facendo la targa, almeno a una certa distanza, avrebbe potuto sembrare regolare. E allo stesso tempo, secondo le speranze di questo “cliente”, avrebbe impedito ai responsabili del distributore di risalire a lui.
Le cose, tuttavia, sono andate diversamente perchè grazie a un’attenta analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, la polizia è riuscita a risalire alla vera targa di quella Toyota Yaris grigia che il 24, il 27 e il 30 luglio era stata rifornita da un uomo alto e magro che poi non si era presentato alla cassa per pagare, ma si era rimesso tranquillamente al volante.
L’ultimo tentativo, come accennato, è stato fatto mercoledì quando l’impianto ha erogato carburante per complessivi 15 litri, corrispondenti a 26 euro e 85 centesimi. E anche in quell’occasione il fatto di non recarsi a pagare non ha certo rappresentato una dimenticanza. A quel punto i responsabili della stazione di servizio hanno deciso di chiedere aiuto alla polizia e hanno dunque telefonato al 113 richiedendo l’intervento di una pattuglia.
Un’auto della Squadra volante - coordinata dal commissario capo Marco Lovrovich - in pochi minuti ha raggiunto via Monsignor Nogara. Gli agenti hanno ascoltato il racconto del gestore del distributore e poi si sono messi alla ricerca della Yaris descritta.
Al termine di una serie di verifiche condotte nelle banche dati delle forze dell’ordine, è emerso che la vettura in questione è intestata a un uomo che abita nella zona di Tricesimo e che, da quanto si è appreso, è incensurato. Una persona che, forse, ha agito così anche perchè spinto da difficoltà economiche, come ha ipotizzato la stessa polizia.
La posizione del friulano, nei prossimi giorni, sarà valutata da un magistrato della Procura della Repubblica.
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