Truffa alle finanziarie: tre condannati, uno assolto
CERVIGNANO. Un'associazione a delinquere finalizzata ad acquistare e rivendere automobili e altri beni di lusso, sfruttando i finanziamenti rateali messi a disposizione dalle concessionarie a un'impresa fittizia intestata a un insospettabile anziano.
È nato così il teorema accusatorio attorno al quale ruotava il procedimento approdato più di tre anni fa davanti al gup Paolo Lauteri e conclusosi ieri con tre condanne e un’assoluzione al tribunale di Udine riunito in composizione collegiale (presidente Di Silvestre a latere Pecile e Persico).
Condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione per Cristoforo Gallo, 63 anni di Torino difeso dall’avvocato Attilio Molinengo, 2 anni e 2 mesi per Fabio de Poli 52 anni di Villa Santina, 2 anni con sospensione condizionale della pena per Barbara Iob di Verzegnis, difesi dall’avvocato Filippo Pesce.
Assolto per non aver commesso il fatto Flavio Niccolini 56 anni di Udine difeso dall’avvocato Stefano Comand.
Gallo, Iob e De Poli erano accusati di aver costituito un’associazione a delinquere atta alla commissione di truffe. La vicenda sarebbe iniziata nel 2006 con Vito Michele Nicola Paparella, considerato la mente del piano, deceduto nel frattempo, avrebbe convinto un anziano anche ricorrendo a violenza e minaccia a costituire un’impresa utilizzata per acquistare e rivendere beni a terzi, contratti con il proposito di non onorare il pagamento.
Era stato proprio l’anziano a sfilarsi e a denunciare tutto. Gallo avrebbe collaborato assistendo l’anziano nella costituzione della società e nell’attivazione di conti correnti. De Poli, legale rappresentante della società “Fabio grup srl” e la Iob segretaria della stessa società, avrebbero dato una mano nella creazione della falsa documentazione per predisporre le truffe tra maggio e ottobre del 2006.
La prima sarebbe stata messa a segno ai danni di una concessionaria a Cervignano dove avrebbero ottenuto un finanziamento per l’acquisto di un’auto a nome dell’anziano producendo falsa documentazione per attestare la sua solvibilità e ingannando sia il titolare della concessionaria sia la finanziaria.
Un fatto per il quale non sono stati condannati grazie a un difetto di querela sollevato nelle precedenti udienze dall’avvocato Comand, circostanza che ha escluso il vincolo della continuazione e quindi dell’aggravante.
Episodio simile per l’acquisto di una minitelecamera il 20 ottobre ai danni della Nuova Contec snc di Gabelli &C di Montereale Valcellina. Il gip aveva già dichiarato il non luogo a procedere per una lunga serie di altre ipotesi di truffa. Tra gli altri figuravano acquisti da Mediaworld di Tavagnacco, e alla concessionaria Auto Donda di Corno di Rosazzo.
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