Truffa del Postamat, ecco come vengono agganciate le vittime e come funziona il raggiro

Continuano i casi di raggiri con la tecnica del prelievo “guidato” al telefono. Un 40enne della Bassa sventa un imbroglio, tanti gli appelli all’attenzione

UDINE. Agganciano le prede sui siti di compravendita on-line, come subito. it, fingendo interesse per un oggetto di cui il venditore intende sbarazzarsi. E, giocando sulla fiducia verso il prossimo e la scarsa dimestichezza digitale, gli svuotano il conto in banca, utilizzando il bancomat del malcapitato come grimaldello. La truffa del Postamat continua a mietere “vittime” in Friuli.

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Una decina i casi segnalati alle forze dell’ordine nell’arco delle ultime due settimane, senza contare i tentativi falliti. Tant’è che proprio nei giorni scorsi alcuni istituti di credito hanno inviato ai propri correntisti una comunicazione, in cui si spiegano i modi per difendersi dagli assalti dei malintenzionati.



L’ultimo caso

Come ha fatto Roberto, quarantenne di Torviscosa, che la scorsa settimana aveva deciso di mettere in vendita sul web un set di pneumatici invernali per «duecento euro trattabili». Tempo mezz’ora dalla pubblicazione dell’annuncio, e riceve una chiamata da un cellulare: «Mi ha sorpreso questa tempestività – spiega –, ma mi ha colpito ancor di più che l’interlocutore non si fosse messo a trattare sul prezzo, nonostante la disponibilità indicata sull’annuncio». Il motivo? Presto detto: il potenziale acquirente voleva tentare di truffare Roberto con lo stratagemma del postamat.

«Mi ha parlato di un nuovo metodo di pagamento veloce, spiegandomi che era sufficiente che mi presentassi davanti a uno sportello Postamat», racconta ancora il quarantenne che, annusata la truffa, ha deciso di registrare l’ultima chiamata con il soggetto che l’aveva agganciato. «Quando gli ho detto che deve smetterla di prendere in giro la gente ha riattaccato», aggiunge Roberto.

Come funziona

Ma come funziona il sistema? I truffati, in questi casi, sono i venditori che, attraverso i più comuni siti specializzati, cercano di vendere degli articoli. Fanno finta di mostrare interesse all’acquisto. Successivamente negoziano la cifra di vendita e si mettono d’accordo per il metodo di pagamento che, in questo caso, finisce sotto il nome di “vaglia online”. Il venditore – come spiegato di recente anche in una circolare della Polizia postale – viene poi invitato presso uno sportello Atm Postamat per ricevere l’accredito sul proprio bancomat.

L’ignaro, inserendo la propria tessera nello sportello e seguendo le indicazioni dettate al telefono dal finto compratore, crede di procedere all’incasso della cifra concordata”. Così facendo il venditore invece che pagare il cliente esegue la classica operazione di accredito a suo favore. La cifra, naturalmente, corrisponde al plafond giornaliero della carta della persona raggirata.

Le raccomandazioni

Subito.it ha pubblicato sul proprio sito un avviso in cui si invitano gli utenti a prestare attenzione, citando esplicitamente la truffa del Postamat. Prima Cassa Fvg ha addirittura diffuso un sms con il link che porta a un vademecum strutturato, in cui si forniscono consigli puntuali per evitare di cadere nelle maglie del raggiro.
 

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