Truffe con nomi falsi per oltre 160 mila euro: condannati sei nomadi
Da via Baldasseria Alta, dove gli affari venivano conclusi e «il denaro poteva essere contato con apposita macchina», al palazzo di giustizia, dove ieri sono stati tutti condannati per concorso in truffa aggravata dal danno di rilevante gravità (oltre 160 mila euro). La sentenza emessa ieri dal giudice Nicolò Gianesini ha confermato buona parte dell’impianto accusatorio che la Procura aveva ipotizzato a carico dei sei nomadi per i quali erano stati chiesti complessivamente 11 anni e 8 mesi di reclusione.
La pena più alta, fissata in 3 anni e 3 mesi, è quella inflitta a Claudio Braidic, 50 anni, di Pradamano, cui erano contestati più episodi e la sostituzione di persona, ossia l’attribuzione di due falsi nomi. Seguono le condanne a 1 anno e 6 mesi di Caterina Kari, 29 anni, a 9 mesi (con doppio beneficio della sospensione condizionale e della non menzione) di Manuel Braidic, 32 anni, a 6 mesi (con doppio beneficio) di Genny Battussi, 28 anni, a 7 mesi (con doppio beneficio) di Tomas Braidic, 26 anni, tutti di Pradamano, e a 5 mesi e 10 giorni di Simone Hudorovic, 48 anni, di Feletto Umberto. Kari e Tomas Braidic sono stati assolti dall’ipotesi di ricettazione di un Rolex Daytona trovato a casa loro) e per Claudio Braidic e Hudorovic è stato dichiarato il non doversi procedere per remissione di querela in relazione a un’ulteriore ipotesi di truffa. Il collegio difensivo, formato dagli avvocati Piergiorgio Bertoli, Antonio Montanari ed Emilio Carlo Chiodi impugnerà la sentenza. —
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