Tutti con le mani in pasta a Udine: nei laboratori artigianali per imparare a creare con prodotti d’eccellenza

Evento promosso dall’associazione “Etica del Gusto”. Sabato ha aperto le porte la pasticceria Dusci, domenica tocca a  Valentinis e Galimberti

Alessandro Cesare

Far capire quanto lavoro c’è dietro alla preparazione di un prodotto artigianale e far assaporare la qualità delle materie prime. Sono gli obiettivi di “Tutti con le mani in pasta”, l’evento dell’associazione Etica del Gusto che in questi giorni sta facendo tappa in Friuli.

In città i protagonisti sono tre: la pasticceria Dusci di viale Tricesimo sabato, la cioccolateria Valentinis di largo delle Grazie e la pasticceria Galimberti di via Gemona domenica.

«Una due giorni – racconta Gianfranco Cassin, presidente di “Etica del Gusto” – durante la quale i nostri soci propongono un laboratorio aperto ai clienti, che hanno modo di mettersi alla prova nella preparazione di dolci o pane, conoscendo nel dettaglio le caratteristiche delle materie prime utilizzate».

Ad aprire la serie di appuntamenti in città, come già accennato, è stata la pasticceria Dusci con l’evento dal titolo “L’oro di Bronte in Fvg: il signor Pistacchio”. Protagonisti del laboratorio Giuseppe, Salvatore e Gaetano Gangi, diventati ormai un punto di riferimento a Udine per i sapori della Sicilia.

«Siamo stati tra i primi ad aderire a “Etica del Gusto”, in quanto la riteniamo uno strumento molto importante per promuovere i prodotti artigianali di alta qualità, e per far avvicinare le persone ai segreti delle nostre preparazioni», ha commentato Giuseppe Gangi.

Nel locale di viale Tricesimo, a raccontare i pregi e le unicità del pistacchio di Bronte, è arrivato dalla Sicilia pure il parlamentare Giuseppe Castiglione, che qualche anno fa, in veste di assessore regionale all’Agricoltura, riuscì a formalizzare il riconoscimento Dop per “l’oro di Bronte”: «La nostra è una produzione di nicchia che ha costi molto elevati, e per poter essere portata avanti al meglio, è stato indispensabile caratterizzarla rispetto alla concorrenza – ha spiegato Castiglione – legandola strettamente al territorio di provenienza».

E così oggi se un pistacchio dell’Iran o della California viene pagato, con il guscio, 8-9 euro al chilo, quello di Bronte tocca i 18 euro, grazie alla sua qualità eccellente.

Da Dusci, introdotti dalla giornalista Monica Bertarelli, c’erano anche l’ambasciatore di Sport e Salute Silvio Fauner, il consigliere regionale Edy Morandini, il vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi. Tutti, dopo aver messo in luce il gran lavoro svolto in città dalla famiglia Gangi (ha aperto già tre locali), hanno posto l’accento sul valore di un artigianato legato al territorio, capace di valorizzare i prodotti di qualità.

Chiusa la parte dedicata alle autorità, il gruppo di partecipanti (una ventina in tutto) si è spostata nel laboratorio di Dusci per “mettere le mani in pasta” e sperimentare le caratteristiche del pistacchio, utilizzato per preparare praline, torte, arancini e addirittura cjarsons, a dimostrazione della contaminazione siculo-friulana resa possibile da “Etica del Gusto”.

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