Tutti con Peresson: «Una denuncia strana»

Albergatori solidali con il presidente. E Sommariva: «Turismo Fvg ha sempre approvato i bilanci»
Udine 4 Ottobre 2011. Incontro con Assessore regionale Seganti. Telefoto Copyright Foto PFP /
Udine 4 Ottobre 2011. Incontro con Assessore regionale Seganti. Telefoto Copyright Foto PFP /

TOLMEZZO. Massima fiducia, da parte di albergatori e soci del consorzio turistico carnico, nelle istituzioni e nella magistratura, ma anche stupore e incredulità per le accuse mosse verso i vertici di Carnia Welcome. Gio Batta Gardel, già sindaco di Arta Terme, albergatore, ritiene il presidente Massimo Peresson «un personaggio valido, che porta avanti i progetti, non lesinando di esporsi in prima persona mettendo anche del suo». Fiducia naturalmente nella magistratura, ma nasce il sospetto di una delazione che ha più a che fare dal punto di vista politico che altro.

La sensazione che la denuncia alla procura tolmezzina abbia un’origine “strana” è condivisa da molti. Ervin Rama, da un anno gestore del Comune rustico di Arta Terme, spiega di non conoscere a fondo la vicenda e Peresson. «Non sono socio di Carnia Welcome. Spiace che questa vicenda contribuisca a mettere in cattiva luce il nostro paese. C’è sempre qualcosa che non va e questo a discapito dell’immagine di Arta Terme».

“Assolve” Peresson pure Sergio De Infanti della Pace Alpina di Ravascletto. «Sono contro i carrozzoni quali CW, non sono un associato, ma so che ci sono ritardi con i pagamenti per le camere messe a loro disposizione. Ritengo non sia colpa di Peresson, quanto da chi deve fornire i finanziamenti pubblici: Massimo è un gran lavoratore. Non credo abbia fatto la cresta su nulla. Conosco la famiglia Peresson e la sua moralità». Preferisce parlare del fratello dell’indagato, Marlino, sindaco di Arta Terme. «Per spiegare lo spirito della famiglia, Marlino ha lasciato il posto da piastrellista per fare il forestale, guadagnando molto meno, pur di stare vicino alla natura e al suo territorio».

Maurizio Ferigo, albergatore a Forni di Sopra, già vicepresidente di CW, accusa la politica di essersi troppo intrufolata nei consorzi turistici. «Nel Cosetur fornese, Comune, Promotur e Turismo Fvg detengono il 70% del capitale».

Da CW Ferigo si è dimesso in quanto non ne approvava la strategia, ma gli suona strano questo attacco personale a Peresson «che non prende indennità di carica. Non credo alle accuse: è come se uno rinunciasse alla polpa per succhiare le ossa».

Da 2 anni Turismo Fvg non partecipa al cda di CW, però ne è socio e funge da trade d’union con la Regione e i finanziamenti pubblici. Edi Sommariva ricorda come Turismo Fvg abbia sempre approvato i bilanci di CW. «Le accuse hanno eccepito affari interni, ma conosco Massimo Peresson, che si è messo a disposizione del consorzio, indispensabile per il turismo in Carnia, rinunciando a emolumenti di carica e sempre disposto a mettere a disposizione del turismo il suo tempo e anche i suoi mezzi, disposto anche a viaggiare per lunghi giorni e all’estero».

Gino Grillo

Argomenti:carnia welcome

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