Tutti in moto per l’ultimo saluto a Patrick FOTO
MOSSA. Il rombo delle sue amate moto ad accoglierlo al suo arrivo in chiesa, le struggenti parole del parroco, il saluto degli amici con la musica che adorava. Parenti, amici e semplici conoscenti di Patrick Mastroiani hanno scelto davvero il modo migliore per l’ultimo abbraccio al giovane originario di Straccis, che risiedeva a Mossa.
Ieri mattina la chiesa di San Giuseppe Artigiano era stracolma, in maggioranza ragazzi attorno ai vent’anni, tutti raccolti per salutare Patrick, con le lacrime agli occhi. Il feretro di Patrick arriva in chiesa poco dopo le 11.15, accompagnato da una decina di motociclette guidate dagli amici con cui condivideva la passione per le due ruote: all’ingresso nella chiesa le moto hanno dato gas, perchè quel suono stringa Patrick in un abbraccio collettivo.
E le parole del parroco sono state altrettanto struggenti: «In questi casi non si sa cosa dire - ha detto don Vittorio Tonidandel - la solidarietà alla famiglia e agli amici è il primo pensiero: è stato troppo breve il tratto di vita percorso da Patrick con noi. Il motore della sua vita, purtroppo, si è spento troppo in fretta. Patrick ora sta sperimentando una nuova forma di vita, che noi non conosciamo ancora: si trova in piedi davanti a Dio e sta rileggendo con lui il libro della sua esistenza terrena. Un quaderno che quando nasciamo ci viene consegnato con il compito di riempirlo di vita: non è importante quante pagine abbia questo libro, ciò che importa davvero è il contenuto, cosa ci sia scritto dentro». (m.f.)
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