Tutto cominciò con Berlusconi

Nel 1993 la Fininvest aprì la struttura: fu uno dei primi casi di grande distribuzione

TAVAGNACCO. Quello di Tavagnacco è stato uno dei primi esempi di grande distribuzione a sbarcare in terra friulana, aprendo di fatto la strada alla poderosa discesa in campo dei centri commerciali su tutto il territorio regionale.

Era il 1993 e quelli erano i primi anni per un settore ancora in erba, che sarebbe esploso solo un decennio dopo in termini di strutture, superfici e offerta. In molti ancora lo chiamano “l’ex Berlusconi”, perché realizzato proprio dalla Fininvest. Anni in cui la struttura di Tavagnacco attirava molti clienti che cominciavano ad apprezzare la filosofia dei mega-centri.

Oggi si chiama centro commerciale Friuli ed è di proprietà di una società tedesca facente capo a Deutsche Bank, che lo acquistò nel 1999, per 121,5 miliardi di lire dal gruppo assicurativo Mediolanum, che a sua volta lo aveva rilevato da Fininvest. Ora tutto è affittato, muri e licenze, a una società del Gruppo Carrefour.

L’ipermercato è stato inizialmente di proprietà della Standa, poi del gruppo Gs e ora è sotto l'insegna appunto, dello stesso Carrefour. Oggetto della compravendita da parte del colosso del credito tedesco, l'intero immobile, che si estende su circa 18 mila metri quadrati, suddivisi tra l’ipermercato e la galleria.

L'acquisto era stato materialmente concluso dalla Deutsche grundbesitz management, il braccio operativo della DB nel settore delle operazioni immobiliari. Quest'ultimo gestiva un fondo immobiliare chiuso (l'European Shopping Center Fund) della durata di 20 anni, del patrimonio complessivo di 390 milioni di euro.

Proprio il centro commerciale Friuli doveva costituire – assieme ad altri due mega punti vendita europei, uno in Francia, l'altro in Germania già comprati nel ’98 – un solido punto di riferimento nel portafogli del fondo. L’alto rendimento dei tre grandi centri avrebbe dovuto alimentare il fondo con soddisfazione di tutti i sottoscrittori. Come avviene solitamente il gestore dismette gli immobili acquistati soltanto al termine del periodo di durata del fondo. (lo.bu.)

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