Tutto quello che c'è da sapere sui tamponi rapidi in farmacia: dove farlo, quanto costa e in quanto tempo arriva il risultato

PALMANOVA. "Il servizio per l'esecuzione dei test antigenici nella farmacie che aderiranno all'iniziativa verrà avviato a marzo". Lo ha detto oggi, martedì 2 febbraio, a Palmanova il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a margine della firma del Protocollo che regola la possibilità per le farmacie del Friuli Venezia Giulia di effettuare i test rapidi. Presenti alla sigla del documento Luca Degrassi e Marcello Milani, rispettivamente presidente e segretario generale di Federfarma Fvg, e la referente regionale di Assofarm-Farmacieunite Alessandra Forgiarini. Qui le risposte alle domande più frequenti
L’accordo tra Regione e farmacie per l’esecuzione dei tamponi rapidi è stato firmato. Ma quando sarà operativo?
«Ragionevolmente crediamo che le farmacie potranno essere pienamente operative entro i primi giorni di marzo. Questo perché va predisposto uno specifico protocollo e definire le modalità per il tracciamento, i moduli per la privacy, ecc.».
Chi fornirà materialmente i test?
«I test saranno acquistati direttamente dalle farmacie, vedremo di quale casa produttrice, individuando quelli di provata efficacia, già validati».
Quale sarà il costo, per i cittadini, per l’effettuazione del test?
«Il prezzo massimo, che è stato definito con la convenzione, è di 26 euro».
Ma le farmacie riceveranno un compenso dalla Regione per l’esecuzione di questi esami?
«No. Si tratta di una attività aggiuntiva che le farmacie svolgeranno a favore dei cittadini e della comunità, non remunerata, come lei intende».
Chi, materialmente, eseguirà il test?
«Operatori sanitari e personale abilitato della farmacia».
Parliamo di test rapido naso-faringeo o anche di test rapido sierologico?
«La convenzione riguarda esclusivamente il test antigenico rapido su tampone nasale o naso-faringeo, vedremo in seguito su quale tipo di test orientarci. È possibile che le farmacie optino per l’acquisto di uno stesso tipo di test per favorire una omogeneità nella risposta».
È possibile ipotizzare, in un prossimo futuro, un accordo anche per i test sierologici?
«In questa fase l’obiettivo resta ancora il tracciamento, e quindi l’individuazione, nel modo più celere possibile, dei nuovi casi di contagio da Sars-CoV-2. Il sierologico è utile nello svolgimento di studi sulla popolazione, per ricercare informazioni sulla circolazione del virus, per la la ricerca sull’immunità, non per il tracciamento. È comunque un esame che può già essere acquistato in farmacia, su indicazione medica».
Tornando ai test rapidi, in quanto tempo di avrà la risposta?
«Dopo 20/30 minuti al massimo».
Sono affidabili?
«Tutti i test in commercio sono piuttosto affidabili nel ricercare il virus e nel riconoscere il virus specifico che è Sars-CoV-2»
Chi può sottoporsi al test?
«Chiunque, purché sia asintomatico e non sia stato definito un contatto “a rischio”».
Se si presentasse una persona con febbre e tosse?
«Verrebbe invitata a rivolgersi al proprio medico di famiglia»
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