Ubriaco esce di strada e si salva per miracolo

Cervignano, l’auto di un ragazzo di 23 anni ha sfondato la recinzione del liceo. Mezzo confiscato dai carabinieri. Nella zona in giugno un investimento mortale

CERVIGNANO. Perde il controllo dell’auto e sfonda la recinzione del liceo scientifico Einstein. Il conducente, un ragazzo di 23 anni, residente a Cervignano, D.B. le sue iniziali, era ubriaco. Il sinistro è accaduto nella notte tra sabato e domenica, verso l’una, all’incrocio tra via Pradati e via Manzoni, all’altezza della statuetta della Madonna. Miracolosamente illeso, il ventitreenne ha riportato soltanto qualche botta. Non si è reso necessario il ricovero in ospedale.

L’automobile, un’Alfa Romeo, stava percorrendo via Pradati con direzione Cervignano. In prossimità dell’incrocio con via Manzoni, il cervignanese ha improvvisamente perso il controllo della vettura che ha finito la sua corsa contro il muro di recinzione del liceo. I pannelli in metallo sono stati completamente divelti. Immediata la chiamata, da parte di alcuni residenti, alle forze dell’ordine.

Intanto il ragazzo, lasciandosi dietro una lunga scia di olio proveniente dal motore, dopo aver effettuato la retromarcia si era messo ad aspettare il carro attrezzi. Sul posto, per i rilievi, sono giunti i carabinieri della stazione di Torviscosa, coordinati dal maresciallo Andrea Zomero, i vigili del fuoco del distaccamento di Cervignano, che hanno provveduto a mettere in sicurezza il manto stradale, e una pattuglia del Nucleo radiomobile di Palmanova. I militari dell’Arma hanno effettuato al giovane, visibilmente ubriaco, l’alcool test. I valori di alcool nel sangue erano abbondantemente sopra il limite consentito dalla legge.

Al cervignanese, denunciato per guida in stato di ebbrezza, è stata immediatamente ritirata la patente e la macchina, gravemente danneggiata, è stata confiscata. Impossibile non pensare al tragico incidente, in cui ha perso la vita Lorena Princi, 27 anni, di Farra d’Isonzo, accaduto, lo scorso mese di giugno, poco distante, all’incrocio tra via Aquileia e via Pradati. La ragazza era stata investita mentre stava attraversando la strada per tornare alla macchina che aveva lasciato a casa di un amico. Informato dell’accaduto, il preside del liceo, Aldo Durì, punta il dito contro via Pradati, una strada che definisce “inutile e pericolosa”.

«Mi dispiace molto per quello che è successo – commenta, amareggiato – spero, ovviamente, che il danno venga risarcito al più presto. Approfitto per ribadire che via Pradati andrebbe chiusa e riservata esclusivamente al traffico scolastico che ora non avviene in condizioni di sicurezza. Mi chiedo che cosa aspetti l’amministrazione per intervenire. Speriamo non debba succedere una disgrazia. E’ un miracolo che non sia ancora accaduto nulla di grave. Le automobili percorrono via Pradati ad alta velocità e nessuno fa nulla per risolvere, una volta per tutte, il problema che è già stato segnalato a chi di dovere».

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