Udine, a Giurisprudenza i voti più bassi d’Italia

UDINE. Gli studenti di giurisprudenza dell’università di Udine escono dall’ateneo friulano con il voto medio di laurea più basso d’Italia, tra i 43 poli che aderiscono ad AlmaLaurea e possiedono al loro interno almeno un corso di laurea in legge.
L’analisi comparativa è stata effettuata dal portale www.interno18.it che, in base ai dati presentati dal consorzio interuniversitario nato nel 1994, ha realizzato una particolarissima classifica, da appunto cui si ricava come a Udine la media del voto di laurea – comparando quelle di primo e secondo livello – si fermi a 94,6. Numeri che, ovviamente, esulano dalla bontà e dalla qualità dell’offerta formativa e che secondo il professor Mario Nussi, presidente del consiglio unificato dei corsi di studio in legge «risentono significativamente dei risultati della triennale, frequentata nel recente passato da molti studenti lavoratori».
La graduatoria
L’esperienza comune, e la cultura generale sul tema, impongono sempre una certa cautela, quando si prendono in esame dati come questi. Un risultato più o meno lusinghiero, infatti, può dipendere da svariati fattori: l’impegno profuso dal singolo studente, nel corso dell’intero ciclo di studi, il fatto di lavorare e volersi contemporaneamente laureare o anche la maggiore o minore severità dei docenti nell’elargire i voti degli esami e la difficoltà variabile degli stessi.
L’analisi, nuda e cruda, delle cifre, però, dice che Udine in questa speciale classifica si piazza all’ultimo posto con una media di 94,6 alle spalle anche di Cassino (95,4), Catanzaro (95,8), dell’università del Molise (96) e Ferrara (96,1). Interessante, poi, è anche notare come l’altro ateneo regionale, cioè quello di Trieste, faccia registrare performance numeriche ben più positive stanziandosi al terzo posto della graduatoria con una media di laurea pari a 103,3. L’università giuliana, quindi, in classifica è dietro soltanto alla sede di Palermo della Lumsa (105,2) e a Bari (104), ma davanti a realtà importanti, e molto famose, come La Sapienza di Roma – diciottesima assieme a Verona con una media di 99,4 – e la Federico II di Napoli che chiude un gradino più sopra con 99,6.
Le reazioni
I numeri, come accennato, non sono certamente sufficienti a tracciare un quadro completo della validità di un corso di studi o di un’intera università e la recente ricerca redatta sempre da AlmaLaurea e presentata a Bologna ha infatti reso noto come i laureati friulani continuino a trovare lavoro con maggiore facilità rispetto ai loro colleghi degli altri atenei. Le cifre, come ha detto il professor Mario Nussi, vanno analizzate e spiegate nei particolari. «Personalmente credo – ha spiegato il presidente del consiglio unificato dei corsi di studio – che per Udine questi numeri risentano significativamente dei risultati della laurea triennale frequentata negli scorsi anni da molte persone impegnate in attività di lavoro e che quindi non potevano concentrarsi esclusivamente sugli esami da sostenere.
Per quanto riguarda la più classica laurea magistrale quinquennale in giurisprudenza, invece, tengo a sottolinearne il buon posizionamento in molte classifiche di valutazione della qualità a dimostrazione della serietà e delle prerogative formative del nostro ateneo». Una facoltà, quella di legge, che sta per rinnovarsi ancora aprendosi, come ha evidenziato Nussi, «a percorsi di internazionalizzazione tramite la facilitazione della mobilità Erasmus e la creazione di appositi laboratori didattici in diverse lingue straniere, non soltanto in inglese».
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