Udine affida il progetto Upim all’autogestione degli artisti
Ventitré associazioni, quindici artisti e una intera città che guarda al proprio futuro. Il tutto concentrato in duemila metri quadrati di un palazzo che non conosce ancora il proprio destino, ma la cui destinazione d’uso sarà cambiata per un mese (da commerciale a spazio espositivo) grazie al lavoro di un comitato organizzatore e di 150 volontari. I numeri sono quelli che girano attorno al Palazzo conTemporaneo, che apre oggi - e fino al prossimo 12 maggio - i suoi battenti con le esposizioni, le performance e gli incontri.
Alle 19.30 di stasera, infatti, in pieno stile comitato U.p.i.m. (acronimo di Udine prova a immaginarti migliore), si terrà l’inaugurazione di questa manifestazione che si pone come baricentro della ricerca artistica regionale: sulla facciata dell’edificio su via Cavour sarà proiettato un video dell’artista Michele Innocente (Vertov Studio, Milano) con la riproduzione fittizia del crollo del palazzo. La domanda su che fine farà questo pezzo di storia architettonica udinese, infatti, non è ignorata nemmeno dai promotori dell’iniziativa, che daranno il via all’esposizione proprio con questa inconsueta presentazione.
E proprio per non perdere l’occasione di privare la città - almeno momentaneamente - di uno spazio così grande, rimasto vuoto nel suo stesso cuore, i trentenni Paolo Ermano, Elena Tammaro, Federica Manaigo, Gloria Deganutti, Dario Francescutto e Alessandra Petruccelli hanno lavorato due anni per mettere in piedi il progetto. Dall’idea alla domanda: possiamo? Il sí arrivato dalla Rizzani De Eccher, proprietaria dello stabile, ha dato il via al susseguirsi di progetti che da oggi diventano realtà.
Entrando in quelli che una volta erano gli spazi del negozio Sportler, da stasera si potranno conoscere i lavori delle oltre venti associazioni coinvolte e coordinate da Etrarte. A loro è stato chiesto di proporre delle visioni possibili di un domani tutto da costruire, partendo dalla realtà che ci circonda. Instagramers Fvg, Artecorrente, Gruppo PHI, Mentelocale, Macross, Flickr Udine, Lab, Bravi Ragazzi, Cip Art, Graphicplayers, Progetto R.a.v.e., Studio Fanni Cannelles, Giovani Territori, Artefatto, Espressione Est, Kallipolis, Gruppo 78, Kaleidoscienza, Art ex dono, Grafite e naturalmente Etrarte.
Queste sono le entità culturali che esporranno al Palazzo conTemporaneo e alzi la mano chi sapeva che in Fvg ci fossero tante realtà artistiche in movimento. Forse nemmeno i ragazzi del comitato Upim che quando hanno aperto il bando 2043 qui, probabilmente non si aspettavano di dover fare una selezione tra i partecipanti.
Di qui l’idea di riservare la manifestazione ad artisti under 35, ai quali è stato appunto chiesto di scrollarsi di dosso la sfiducia del momento facendo uno sforzo immaginativo riguardo al futuro. A fianco di questi gruppi ci saranno anche i 15 lavori degli artisti della sezione Open Call (Enrico Bernardis, Alice Biondin, Alessia Brozzetti, Sabina Damiani, Manuel De Marco, Erica Garbin, Luca Giordano, Luca Nardini, Zaira Menin, Simone Miani, Edoardo Milan, Emmanuele Panzarini, Filippo Pedrazzoli, Laura Ribano e Sqon) selezionati da Francesca Agostinelli e Michela Lupieri. Un inedito ensemble di artisti uniti in un progetto di cultura partecipativa, autogestita e indipendente.
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