Colpiscono con calci e pugni l’autista e i controllori del bus: si cercano gli aggressori

Si tratta di un uomo e una donna che hanno colpito due donne di 26 e 33 anni a Udine, alla fermata di Viale Ledra

Elisa Michellut
Le aggressioni a bordo degli autobus continuano a verificarsi
Le aggressioni a bordo degli autobus continuano a verificarsi

È caccia agli aggressori, un uomo e una donna, che, lunedì pomeriggio, verso le 17.30, hanno preso a calci e pugni due controllori, due donne di 26 e 33 anni, che stavano svolgendo il proprio lavoro. Elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dalle testimonianze di chi era presente ma anche dalle telecamere di videosorveglianza, pubbliche e private, installate in tutta la zona.

Il fatto, come detto, è accaduto lunedì pomeriggio, alla fermata di Viale Ledra. L’autista della linea 9, un uomo di 54 anni, aveva appena fermato il mezzo per far salire due persone, un uomo e una donna. I due controllori, la ventiseienne e la collega trentatreenne, entrambe dipendenti dell’azienda Holacheck, che effettua per conto di Arriva Udine le verifiche sui bus, si sono avvicinate in modo tale da riuscire ad effettuare le consuete verifiche dei biglietti. A quel punto l’uomo e la donna hanno iniziato a dare in escandescenze e a minacciare l’autista e le due dipendenti, che sono state anche raggiunte da calci e pugni.

L’autista è stato costretto a fermare il mezzo all’altezza del Villaggio del Sole. I due aggressori sono riusciti a scappare facendo perdere le loro tracce ma i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Udine, intervenuti sul posto, sono al lavoro per identificarli. Fortunatamente l’autista e i due controllori non sono rimasti feriti in modo grave e non si è reso necessario il loro trasporto all’ospedale.

Patrizia Zambon, segretario generale della Uil trasporti Fvg, in merito all’accaduto commenta: «Dobbiamo riprendere in mano la situazione e riaprire al più presto i tavoli sulla sicurezza per trovare una soluzione condivisa, che possa tutelare non solo i dipendenti e gli operatori dell’azienda che effettua le verifiche a bordo dei mezzi ma anche i viaggiatori.

Fino a questo momento nessun utente è stato coinvolto ma potrebbe verificarsi da un momento all’altro, vista la situazione. Le telecamere al momento non sono state ancora attivate su tutti i mezzi – aggiunge la sindacalista Uil –. C’era un accordo, che peraltro avevo richiesto personalmente, tra organizzazioni sindacali e questura, per avviare una serie di incontri e formalizzare un vademecum che potesse aiutare gli autisti a mantenere un comportamento consono, a prescindere dalle provocazioni».

La Uli trasporti annuncia che, nelle prossime settimane, assieme alle altre organizzazioni sindacali, chiederà un incontro urgente con il prefetto. «Ci vuole una svolta al più presto – conclude Zambon –. Purtroppo le aggressioni a bordo dei mezzi pubblici continuano a verificarsi e non sono controllabili. È necessario fare qualcosa».

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