Ragazzo accoltellato in Borgo Stazione a Udine, preso l’aggressore
Il giovane è stato soccorso poco dopo il ferimento, in piazzale Cella. In corso le indagini della polizia

L’ha colpito all’improvviso, con un gesto fulmineo. Poi si è dato alla fuga per essere arrestato qualche ora più tardi. Il trentenne marocchino, fermato dalla polizia, è accusato di tentato omicidio. Nella mattina di venerdì 28 marzo è stato convalidato l’arresto: il ventenne accoltellato, invece, ha subito delicati interventi ma non è più in pericolo di vita. Oltre alla posizione dell’arrestato, che avrebbe utilizzato un grosso coltello da cucina per ferire la vittima con cui avrebbe avuto precedenti contrasti per motivi personali, è attualmente al vaglio del giudice la posizione di altre 2 persone complici dell’aggressione.
L’aggressione
Come detto il gesto di violenza è arrivato come un fulmine a ciel sereno giovedì, 27 marzo, sulla città e nella vita di un afghano di 20 anni, che passeggiava lungo via Roma in compagnia di alcuni amici. D’un tratto, ecco il dolore al costato e il sangue che inizia a uscire, macchiando i vestiti. Poi la richiesta di soccorso, l’arrivo dei mezzi in sirena, il ricovero in ospedale, dove il giovane si trova in gravi condizioni.
L’episodio è accaduto tra le auto in coda e i pendolari diretti verso la stazione delle corriere o la ferrovia.
Il ragazzo, in compagnia di due coetanei connazionali, stava camminando e aveva appena lasciato via Roma, diretto verso il centro passando per piazza della Repubblica. Quando i tre si sono trovati all’altezza del civico 4, a pochi passi dall’incrocio con via Ciconi, la giornata di inizio primavera si è tinta dei colori della cronaca, davanti a un pubblico di spettatori attoniti e pietrificati.
Il colpo ha ferito il ragazzo, costringendolo ad accasciarsi a terra. Accanto a lui, secondo le prime testimonianze rilasciate agli inquirenti, gli amici avrebbero intravisto appena l’aggressore, prima che questi fuggisse via.
Le persone più vicine al luogo dell’aggressione hanno subito allertato i soccorsi e sul posto è arrivata un’ambulanza della Sogit. I sanitari hanno prestato le prime cure al giovane, stabilizzandolo e tamponando il più possibile l’emorragia. Quindi, a bordo del mezzo, l’hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Le sue condizioni sono subito apparse critiche, ma il ventenne non risulterebbe in pericolo di vita.
Nel frattempo, sul posto sono intervenuti anche poliziotti, carabinieri e militari. Tante le persone che si sono affacciate alle finestre, dai palazzi circostanti, per capire cosa stesse accadendo. Gli agenti della questura hanno cercato quanti più testimoni possibile, partendo dagli stessi compagni del ferito, con l’obiettivo di ottenere dettagli sul responsabile del gesto, la cui identità resta ancora sconosciuta. Ulteriori elementi potranno arrivare dai filmati delle telecamere del circondario, che saranno esaminati dagli inquirenti.
Altrettanto ignota è la causa che ha portato all’aggressione, aspetto sul quale le forze dell’ordine stanno indagando per definire ulteriormente quanto avvenuto in pieno giorno e in un’ora in cui sono molte le persone che transitano.
Nessun apparente collegamento, invece, con quanto accaduto quasi in contemporanea in piazzale Cella, dove un uomo (anche in questo caso afghano) è stato rinvenuto a terra, ferito: in questo caso si è trattato di un episodio di autolesionismo.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto