Udine, aperitivo e shopping riempiono le piazze. L’appello del sindaco: rispettate le regole

Fontanini: «Va evitata la terza ondata, sarebbe un danno per tutti». Confcommercio: «La sicurezza sanitaria resta la priorità»

UDINE. Molta gente in centro, forse troppa. La riapertura di bar e ristoranti, sommata alla bella giornata, allacorsa ai regali natalizi, con lunghe file fuori dai negozi, ha catapultato in città migliaia di persone.

È accaduto a Udine, ma anche in molti altri capoluoghi d’Italia, e non a caso gli esperti lanciano l’allarme, chiamando in causa il rischio di una terza ondata (il Fvg, al 12 dicembre, era tra le prime regioni d’Italia con il più alto indige di contagio). Nonostante la gran parte delle persone indossasse la mascherina mantenendo la distanza interpersonale, la folla vista lungo le strade del centro non ha lasciato tranquilli né amministratori né rappresentanti delle categorie economiche.

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Ecco perché da un lato il sindaco Pietro Fontanini, dall’altra il presidente mandamentale di Confcommercio Giuseppe Pavan, si appellano al buon senso per limitare al massimo i rischio. È un periodo particolarmente difficile per la città, dove si contano più di mille positivi e dove le vittime del coronavirus hanno superato quota 60. Senza dimenticare lo stress a cui è sottoposto l’ospedale per i tanti ricoveri Covid.

In condizioni similari, altri Paesi come la Germania hanno deciso di chiudere di nuovo tutto, facendo partire un nuovo lockdown dal 16 dicembre. «In questo momento delicato – afferma il primo cittadino Pietro Fontanini – mi sento di invitare tutti a rispettare le misure di distanziamento previste dai decreti del governo e dalle ordinanze regionali. Siamo in zona gialla e sono contento che questo abbia permesso la riapertura, anche se parziale, di bar e ristoranti. Ma la situazione pandemica è ancora molto preoccupante e il nostro ospedale è sotto pressione per i tanti ricoveri».

Fontanini si è rivolto direttamente agli udinesi: «Se tutti rispetteremo le regole potremo goderci la nostra bella città, anche in questi giorni che precedono il Natale, con tutto quello che di buono e di bello ha da offrire. Cerchiamo di non disperdere quanto abbiamo ottenuto con il lockdown parziale osservato fino a pochi giorni fa – evidenzia il sindaco –. Siamo in zona gialla, ma purtroppo il restarci non è scontato. Dipende dal comportamento di ognuno di noi. Chiedo ai più giovani di pensare anche alle persone anziane e fragili. Perché quando a gennaio riapriremo le scuole superiori, dobbiamo cercare tutti di evitare la terza ondata, che molti virologi prevedono per la fine di gennaio. Sarebbe un danno per tutti. Per l’economia, la cultura e la tenuta del nostro sistema sanitario. Fiduciosi nella scienza e aspettando il vaccino – chiude il sindaco – facciamoci guidare dallo spirito del Natale e rispettiamoci gli uni gli altri».



Dello stesso tenore l’intervento di Giuseppe Pavan: «Per gli associati di Confcommercio questo è un momento molto complicato, e vedere che le persone frequentano negozi e locali è certamente positivo. Però è indispensabile, in questa fase, rispettare alla lettera le prescrizioni anti-Covid. Bene quindi che la gente venga nei negozi, ma le regole vanno rispettate – sottolinea il presidente mandamentale di Confcommercio –. La sicurezza sanitaria deve essere una priorità per tutti quanti, per darci modo di ripartire al meglio quando l’emergenza sarà superata».
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