A Udine arrivano i cassonetti dei rifiuti intelligenti: come funzionano, dove saranno e a cosa servono
Da febbraio al via la sperimentazione, intanto i punti informativi di Net insegnano ai cittadini come utilizzarli. Tra gli obiettivi anche quello di sensibilizzare la cittadinanza alla corretta raccolta differenziata
Cassonetti tecnologici, che si aprono con una chiavetta in mano agli utenti e comunicano alla Net quanti rifiuti vengono gettati via, con che periodicità e volumi. Le campane intelligenti stanno spuntando in vari quartieri della città, per il progetto pilota Casa per casa smart, che prevede una fase informativa di circa un mese, prima della partenza effettiva della sperimentazione.
Gli ecopoint in città
Mercoledì 22 gennaio era la volta di via Podgora, nei giorni scorsi è toccato a via Mantova e via Val Saisera, ma gli appuntamenti con i punti informativi della Net sono fissati lungo tutto l’arco temporale che separa dall’inizio della sperimentazione, prevista dal 24 febbraio al 24 giugno.
Ecco il calendario: via Mantova e via Val Saisera (29 e 30 gennaio, 7 e 10 febbraio); via Chisimaio e via Misani (giovedì 24 gennaio, 4 e 13 febbraio); via Podgora (31 gennaio e 11 febbraio).
In queste giornate, la mattina dalle 7 alle 13, un addetto Net, piazzato nei pressi dei condomini interessati dal progetto, risponde alle domande dei cittadini e mostra loro come azionare i nuovi cassonetti.
Le zone interessate
«La sperimentazione vedrà l’utilizzo delle campane intelligenti in alcune zone della città per circa 1300 utenze» dichiara l’assessore comunale all’Ambiente Eleonora Meloni, che nella giornata di mercoledì 22 gennaio è passata dall’ecopoint di via Podgora. «Saranno circa 2.500 i cittadini che potranno provare in anteprima il servizio, e all’esito di questa fase pilota capiremo se le campane possono essere strumenti utili a migliorare il sistema di raccolta» continua Meloni, precisando che le aree interessate sono quelle che avevano maggiore necessità di intervento.
Alle vie già indicate come tappe degli ecopoint, si aggiunge un civico in piazzale Chiavris, tre in via Malborghetto e in via Sabbadini, quattro in via Valussi e sei in piazzale Gio Batta Bassi.
Come funzionano le campane
I nuovi cassonetti – ne approderanno 74 in città da febbraio – funzionano in modo molto intuitivo, come ci mostra l’assessore Meloni: «Ogni utenza Tari avrà una chiavetta associata, il keyfob, che registrerà chi, quando e quanto ha conferito». Un modo, secondo Meloni, per esortare la cittadinanza a fare la raccolta differenziata nel modo corretto: «Le persone avranno a disposizione tutte e cinque le tipologie di cassonetto (indifferenziato, carta, vetro, plastica e organico) e, sapendo di essere monitorate, auspicabilmente presteranno maggiore attenzione alla gestione dei propri rifiuti».
Basterà quindi avvicinare il keyfob, o la schermata dell’app collegata, per essere identificati e sbloccare lo sportello del cassonetto: a questo punto, gettando il rifiuto, il sensore interno alla campana intelligente registra da quale utenza proviene, di che natura è e quale volume occupa. «Così – conclude Meloni – si mette in comunicazione con la stazione Net di raccolta e riferisce qual è il livello di riempimento del cassonetto, che, quando raggiungerà l’ottanta percento, sarà da svuotare».
Considerando che le nuove campane intelligenti hanno una capienza di circa 3 mila litri, la speranza è di poter razionalizzare anche la raccolta dei rifiuti da parte della partecipata comunale che se ne occupa.
Tra soddisfatti e detrattori
«Mi auguro davvero che il nuovo servizio serva a cambiare una situazione disastrosa» osserva Antonia Caputo, residente di uno dei condomini interessati dalla sperimentazione. «Il sistema mi sembra semplice ed efficace, sono ottimista» prosegue, mentre ci accompagna a vedere l’isola ecologica a cinquanta metri dallo stand di Net, effettivamente satura di rifiuti.
«Non ha idea dell’odore che si alza ai primi caldi» aggiunge Vittorino Monego, sottolineando come le soluzioni tentate negli ultimi anni siano state tutte insoddisfacenti: «Il nostro condominio comprende circa 160 appartamenti, con undici scale. Ci hanno proposto prima i bidoni sulla strada, un insulto al decoro urbano, poi è stata creata l’isola e ci hanno consegnato delle tessere con cui aprire i cassonetti. Peccato che poi qualcuno li abbia rotti, allora abbiamo richiesto di lasciarceli aperti. Vedremo se cambierà qualcosa».
Gli fa eco, titubante, anche Nello Hodor, inquilino del condominio di fronte, che sostiene sia un problema di amministratori poco attenti: «Ci vorrebbe qualcuno che facesse osservare le regole, avendo realmente a cuore la questione – commenta –. Non è così, e lo dimostra il numero di automobili e furgoni che tutti i giorni passano di qui e scaricano i rifiuti nell’isola di via Podgora».
Rifiuti pure di grandi dimensioni, come elettrodomestici dismessi, aggiunge Gianna Martina, residente in un civico che non è ancora interessato dal progetto: «Peccato...» dice.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto