Udine con il fiato sospeso: sarà ballottaggio?

Honsell: la vittoria di Debora è un presagio positivo. Ioan: coalizione di centro destra in vantaggio. Perozzo (M5S) spera
Udine 26 Marzo 2013 IOAN TONDO FONTANINI Coyright Petrussi Foto Press /turco
Udine 26 Marzo 2013 IOAN TONDO FONTANINI Coyright Petrussi Foto Press /turco

UDINE. Si va verso il ballottaggio per l’elezione del sindaco della città. Lo sapremo con certezza stasera, dopo lo scrutinio delle schede nelle 98 sezioni. Ma se il voto per palazzo D’Aronco ricalca, almeno in parte, quello espresso per le regionali, il duello finale tra Honsell e Ioan è pressochè sicuro.

Qualcuno invece non esclude sorprese perchè il voto per il Comune è un’altra partita rispetto a quello per la Regione: basti pensare che nel 2008 la città si espresse in netta controtendenza con i risultati di Parlamento, Regione e Provincia, che assegnarono la vittoria al centro destra. Conteranno, come è ovvio, il peso degli altri contendenti, in primis il rappresentante del M5S e delle liste civiche. Ma ai nastri di partenza il centro destra (43,1%) può contare su un vantaggio dell’1,8% sul centro sinistra (41,3%), mentre le Cinque Stelle si sono fermate al 13,5%.

Il sindaco uscente Furio Honsell, del centro sinistra, resta prudente. «Questo è un bellissimo risultato per il Friuli Venezia Giulia e per tutta l’Italia - spiega riferendosi alla vittoria a sorpresa di Debora Serracchiani –: rappresenta un significativo momento di rinascita del centro sinistra dopo un periodo di incertezza e rappresenta quindi anche un presagio positivo per me per la giornata decisiva. È una vittoria anche personale dello stile di Debora Serracchiani alla quale tutto il centro sinistra di questo paese deve essere molto riconoscente».

Honsell soddisfatto anche dell’affluenza alle urne a Udine che ha fatto registrare il 60,57% contro il 50,51% del Friuli Venezia Giulia. «Avere 10 punti percentuali in più a Udine rispetto alla media regionale dell’affluenza - commenta - è un dato netto e significativo che indica che c’è un forte senso civico nella nostra città e che forse la politica non si è ancora alienata completamente dalle persone, ma ha saputo ritrovare qui autorevolezza e un legame con i cittadini molto più che altrove, nonostante il generale momento di forte disaffezione politica».

Fiducioso, vista la buona performance del centro destra, Adriano Ioan. «Al momento, in attesa del dato definitivo, mi limito a una valutazione inerente la proiezione dei dati regionali sulla partita comunale - dice -. La coalizione di centro destra in città risulta in leggero vantaggio, ribaltando ogni previsione e ogni precedente risultato, raddoppiando la propria percentuale rispetto alle ultime politiche. Le liste civiche si dimostrano uno strumento importante per aggregare parti della società al di là dei partiti. Indipendentemente dalle coalizioni vengono premiate le persone, dunque il voto disgiunto diventa un’opzione ulteriore».

L’avvocato Paolo Perozzo, candidato sindaco dei grillini, non dispera. Nonostante il risultato del Movimento, per le Regionali, non sia stato spettacolare, poco più del 13% in città, confida nella specificità della competizione. «Io potrei andare al ballottaggio, perchè no - chiarisce - . Sono abbastanza ottimista. A Udine, la storia insegna, spesso ci sono stati risultati completamente diversi che per le regionali e poi c’è una certa tendenza all’alternanza. Per quanto riguarda il nostro risultato con Galluccio il 20% mi sembra accettabile, in una regione che è tendenzialmente conservatrice».

Marco Belviso, il blogger leader del Blocco civico che candida Flavio Cavinato, dà per quasi certo un ballottaggio tra Honsell e Ioan, tra i due schieramenti “classici”, centro sinistra contro centro destra. «Visti i risultati delle regionali direi proprio che si andrà al ballottaggio - spiega Belviso -. Dopodichè si aprirà una nuova partita, aperta a ogni prospettiva. Bisognerà vedere chi dei due candidati riuscirà a portare gli indecisi dalla propria parte. Per quanto riguarda il nostro risultato siamo fiduciosi: fare il 4, 5 per cento, sarebbe un successo, per una lista nata in poco più di un mese che si è presentata da sola e antitetica al centro destra tradizionale». Anche per Carletto Rizzi, candidato sindaco della civica Udine futura è scontato il ballottaggio.

«Sì quasi certo che se la vedranno Honsell e Ioan - osserva -. Il Movimento Cinque Stelle ha preso poco, ma non mi sorprende: quella frase di Grillo sulla marcia su Roma ha fatto paura alla gente. La mia lista punta al 10%, sarebbe un buon risultato e avrei una posizione ideale per poter incidere al secondo turno. Se prendo il 2%, invece, sarebbe un 2 di picche. Ho comunque fatto una bella esperienza, la linea, per il futuro sindaco, dovrà essere quella della collaborazione, con questa difficile crisi economica che stiamo vivendo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto