Udine, ecco chi sono i dieci assessori che formano la giunta comunale

La squadra di Pietro Fontanini è pronta. Il sindaco di Udine, che ha tenuto per sé le deleghe alle politiche identitarie e ai rapporti di area vasta, ha ufficializzato la composizione della nuova giunta comunale. Ecco, nel dettaglio, il profilo di ciascun assessore, in tutto dieci.

Loris Michelini
A rappresentare Identità civica come vicesindaco sarà Loris Michelini ex consigliere di opposizione ed ex dipendente della banca popolare di Vicenza. Residente a Cussignacco Michelini insieme ad Adriano Ioan ha dato vita a un movimento civico che per le comunali ha stretto un accordo anche con Progetto Fvg di Sergio Bini per portare avanti le istanze della società civile. Ragioniere di 56 anni Michelini ha già alle spalle anni di esperienza come consigliere comunale ma è sempre stato all’opposizione. Ha ricevuto le deleghe a Mobilità, Lavori pubblici ed Edilzia scolastica.
Maurizio Franz
Per il leghista Maurizio Franz quello a Palazzo D’Aronco è un ritorno. L’insegnante dello Stringher e commercialista udinese aveva infatti già vestito i panni del consigliere comunale di opposizione, ma questa volta si siederà sui banchi della giunta. Già presidente dell’ente Fiera, l’ex consigliere e presidente del consiglio regionale è stato anche il responsabile del tavolo delle trattative per la Lega alle comunali. Gestirà Attività produttive, Turismo e Grandi eventi. Franz, 57 anni, è stato il più votato dopo il senatore Mario Pittoni con 142 preferenze.
Elisa Asia Battaglia
Elisa Asia Battaglia è la fedelissima di Pietro Fontanini. Trentacinque anni, è stata segretaria cittadina del Carroccio e ha affiancato il sindaco nei suoi dieci anni in Provincia. Da settembre del 2009 ha fatto da capo di Gabinetto e poi dall’agosto 2013 con il secondo mandato Fontanini è stata nominata assessore e si è occupata di Politiche per la Famiglia, Cooperazione Sociale, Politiche Giovanili, Volontariato, Informatizzazione, Pari opportunità. In Comune si occuperà di Politiche per il superamento della disabilità, Pari opportunità e Istruzione.
Francesca Laudicina
Commercialista di 52 anni Francesca Laudicina è già stata consigliere comunale a Udine con la Lega dal 1998 al 2003 periodo nel quale è stata vice-presidente della Commissione Bilancio e Programmazione. Moglie di Giorgio Siciliani, pure lui commercialista (i due lavorano in studio associato) e leghista doc, la Laudicina è docente di economia aziendale all’istituto tecnico Stringher (dove lavora anche Franz mentre Pietro Fontanini è in aspettativa). Ha avuto le deleghe a Bilancio, Controllo di gestione, Partecipate e Patrimonio.
Alessandro Ciani
Alessandro Ciani con i suoi 27 anni è il più giovane assessore della giunta Fontanini. Da 14 anni milita nel Carroccio, partito nel quale ha ricoperto diversi incarichi. Tra le altre cose è stato segretario cittadino, poi vice segretario regionale. Attualmente fa il consulente assicurativo ed è alla sua prima esperienza amministrativa. Il sindaco gli ha affidato le deleghe ai Centri di aggregazione giovanile, all’Edilizia privata e ai Servizi demografici. Alle comunali è stato il quinto più votato della Lega con 82 preferenze.
Giovanni Barillari
Ex assessore della prima giunta Honsell, Giovanni Barillari (Fi), medico di 52 anni, è stato il primo laureato della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università di Udine. È responsabile della struttura di Malattie Emorragiche e Trombotiche dell’azienda ospedaliero universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine. Ex stato consigliere regionale, eletto con l’Udc e poi transitato in Autonomia responsabile e nel gruppo misto, è stato eletto con Forza Italia e si occuperà di nuovo di Sanità, Assistenza sociale e Rapporti con l’università.
Fabrizio Cigolot
Fabrizio Cigolot, dipendente regionale di 61 anni, è da sempre un militante di Forza e ha rivestito per due volte l’incarico di assessore in provincia con il compianto Marzio Strassoldo presidente. Nel primo mandato Cigolot è stato assessore provinciale alla Cultura, alle Politiche Sociali e alle Solidarietà. Confermato in giunta anche in occasione del secondo mandato è stato assessore alle Politiche sociali, Lavoro, Attività economiche e produttive della Provincia di Udine. Adesso si occuperà di Cultura e Progetti europei.
Paolo Pizzocaro
L’ex consigliere comunale della lista civica “Per Udine” ha sposato la causa di Autonomia responsabile ed è stato il più votato portando a casa 203 preferenze che gli sono valse un posto nella giunta Fontanini. Libero professionista, Pizzocaro è amministratore unico dell’omonima srl che si occupa di consulenze aziendali nei settori del marketing e del supporto tecnico e commerciale. Pizzocaro, che ha da poco compiuto 64 anni, si occuperà di Sport, tempo libero e Pianificazione territoriale.
Silvana Olivotto
L’ex sindaco di Grado Silvana Olivotto, in quota Fdi, torna a Palazzo D’Aronco nelle vesti di assessore dopo che nel 1995 con An era stata candidata a sindaco della coalizione dei centrodestra raccogliendo la bellezza di 27.683 mila voti, più di quanti non abbiano consentito a Fontanini di diventare primo cittadino. Quella volta invece, la Olivotto, in vantaggio dopo il primo turno, perse al ballottaggio contro Enzo Barazza. L’avvocato Olivotto, 65 anni, gradese d’origine, ma udinese d’adozione, si occuperà di Conteziosi, Personale e Ambiente.
Daniela Perissutti
Stefano Salmè non è riuscito a entrare in giunta ma il suo progetto civico sarà comunque rappresentato dalla sua compagna Daniela Perissutti, 44 anni, laureata in scienze politiche all'università di Trieste e presidente dell’associazione “Io amo Udine”. Perissutti è componente del direttivo dell’Associazione a tutela dei diritti delle donne e a difesa delle donne e dei minori vittime di maltrattamenti “Donne in rinascita”. Precedentemente aveva lavorato in un’agenzia immobiliare.
Il vicesindaco con deleghe alla Mobilità, Lavori pubblici ed Edilizia scolastica, sarà Loris Michelini di Identità civica, una decisione che non ha fatto fare i salti di gioia ai vertici di Forza Italia, convinti di ottenere il ruolo di vice che la prassi vuole venga riservato alla seconda lista più votata. E invece gli azzurri si sono dovuti accontentare di due assessorati e della presidenza del consiglio.
A tutte le altre liste è andato un assessorato. A risolvere il rebus “quote rosa” sono state l’ex sindaco di Grado Silvana Olivotto, nominata come esterna in quota Fdi e Daniela Perissutti, presidente della lista civica “Io Amo Udine” che ha sostenuto la candidatura di Stefano Salmè, il quale tra l’altro è il compagno del neo assessore. Per arrivare al numero minimo di quattro donne quindi sono servite due esterne.
Per quanto riguarda le deleghe, Paolo Pizzocaro di Autonomia responsabile si occuperà di Sport, attività e tempo libero e Pianificazione territoriale; Maurizio Franz della Lega gestirà le Attività produttive, il Turismo e i Grandi eventi; Francesca Laudicina (Lega) avrà il Bilancio, il Controllo di gestione, le Partecipate e il Patrimonio; Elisa Asia Battaglia (Lega) ha avuto le deleghe alle Politiche per il superamento delle disabilità, alle Pari opportunità e all’Istruzione; Alessandro Ciani (Lega) sarà il responsabile di Edilizia privata, Servizi demografici, e Centri di aggregazione giovanile; Silvana Olivotto di Fdi, si farà carico di Contenziosi, Personale e Ambiente; Giovanni Barillari di Fi si occuperà di Sanità, Assistenza sociale e Rapporti con l’università; Fabrizio Cigolot di Fi seguirà la Cultura e i Progetti europei; Daniela Perissutti della civica “Io amo Udine” sarà la referente per le Circoscrizioni, l’Ascolto e l’Innovazione.
Il presidente del consiglio sarà Enrico Berti di Fi, il vice Elisabetta Marioni della Lega. A completare il quadro, sono arrivate poi delle deleghe a cinque consiglieri: Antonio Falcone (Identità civica) dovrà occuparsi di Commercio, Giovanni Govetto dell’Udc di Famiglia e Scuole paritarie, Pierluigi Mezzini (Lega) di Sicurezza, Andrea Cunta (Lega) di Protezione civile e Claudia Basaldella (Lega) di Tutela e benessere degli animali.
«Siamo riusciti a mettere insieme un gruppo valido - assicura Fontanini che ha presentato la giunta ai consiglieri comunali della maggioranza, riuniti a Palazzo D’Aronco -. Gli assessori sono tutte persone con qualità e competenze. Alcuni sono già professionisti affermati e sono sicuro che potranno dare un buon contributo all’amministrazione città anche grazie alla loro esperienza, ma ci sono anche alcuni giovani alla prima esperienza che porteranno l’entusiamo e l’energia tipici dell’età.
La cosa più importante però sarà riuscire a creare uno spirito di gruppo per lavorare tutti insieme e in questo senso mi aspetto un contributo significativo anche da parte dei consiglieri ai quali ho affidato delle deleghe di peso».
Nel suo intervento Fontanini ha auspicato il massimo impegno non solo dei componenti della giunta, ma anche dei singoli consiglieri ai quali è stato richiesto un ruolo di ascolto per dare voce al territorio. «Sarà importante - dice Fontanini - anche instaurare un rapporto positivo con la minoranza che da parte mia avrà la massima disponibilità per poter collaborare nell’interesse della città».
Il tempo della campagna elettorale insomma è finito. E da lunedì, quando è convocato il primo consiglio comunale, si volta pagina con una certezza: «Il dialogo - promette Fontanini - ci sarà sempre e nei confronti di tutti».
A cominciare dagli scontenti che per un motivo o per l’altro sono rimasti fuori dalla giunta e ritengono di non aver avuto la giusta “ricompensa” in termini di incarichi e visibilità rispetto all’impegno profuso e ai risultati elettorali raccolti.
L’elenco è piuttosto lungo, da Vincenzo Tanzi di Fi che il partito voleva premiare anche per il lavoro svolto negli ultimi anni all’opposizione, al segretario cittadino di Fdi, Ugo Falcone che era stato indicato del partito, ma poi ha dovuto fare un passo indietro per le quote rosa in favore dell’avvocato Olivotto fino ad Antonio Falcone che ha portato a casa 189 preferenze con Identità civica e alla fine ha ricevuto la delega al Commercio senza però entrare in giunta.
Il sindaco è però sicuro di aver usato con tutti gli stessi criteri ed è riuscito a far quadrare i conti cercando di tenere in considerazione le richieste e il “peso” elettorale di ciascuno. La sua ricetta per i “mal di pancia” prevede di mettersi subito al lavoro anche perché - ricorda - «c’è tanto da fare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto