Udine, falconieri in ospedale per scacciare i piccioni

UDINE. Il nuovo ospedale bersagliato dai piccioni, che hanno nidificato in ogni anfratto e rischiano di provocare danni ingenti alle strutture. A mali estremi, estremi rimedi. Così, per proteggere l’edificio dai volatili scende in campo l’antica arte della falconeria.
La direzione dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine ha stanziato 40 mila euro per allontanare gli intrusi. Il Servizio di prevenzione e protezione ha valutato diversi tipi di intervento e, alla fine, escludendo quelli più impattanti, ha deciso di ricorrere a un metodo naturale che comporta l’impiego di falchi e aquile.
Si tratta del primo esperimento su un edificio pubblico in provincia di Udine, ma, di fatto, la falconeria con le sue diverse applicazioni vanta una lunga storia. Le origini si perdono in un tempo remoto: non è chiaro se siano stati i Cinesi (attestazioni del II° millennio avanti Cristo), i Mongoli o le popolazioni arabe ad aver avviato la pratica che giunse in Europa, al seguito delle invasioni di Sciti, Sarmati, Unni.
Per un millennio questa è stata una passione che ha coinvolto tutte le classi sociali. E, per tornare all’attualità, c’è anche una vulgata che attribuisce la recente rottura dei rapporti diplomatici col Qatar da parte dell’Arabia Saudita e delle altre monarchie del Golfo, a tensioni generate dalla venerata tradizione della falconeria, pratica identitaria per l’aristocrazia del deserto.
Ciò che si intende fare in ospedale, però, non ha nulla a che vedere con gli aspetti sportivi della falconeria, ma sottende applicazioni molto più pratiche e sempre più richieste. A occuparsene sarà la Bird control Srl, azienda udinese che offre servizi mirati per l’allontanamento dell’avifauna da aeroporti, discariche, aziende, capannoni, costruzioni di valore storico e architettonico, allevamenti, mangimifici, siti di stoccaggio cereali e perfino cimiteri bersagliati da piccioni e volatili. Un’esperienza trentennale alle spalle, l’azienda udinese fondata da Aldo Miconi ha lavorato per la pattuglia acrobatica italiana Frecce tricolori, l’Aeroporto di Ronchi dei Legionari, Fincantieri, Trenitalia Imc Cervignano, Caffaro, solo per fare qualche esempio.
L’appalto è stato affidato attraverso la gara bandita dalla Egas per 40 mila euro. L’attività inizierà fra un paio di mesi e durerà un anno, spiega Diego Bigatton, titolare con Raffaele e Daniele Miconi, dell’azienda. «Nel caso dell’ospedale nuovo i piccioni hanno nidificato in alcune aree delle strutture di copertura, ma anche nelle attrezzature esterne – fa il punto Bigatton – sfrutteremo l’istinto naturale dei rapaci per allontanare gli intrusi.
A una prima attività intensiva che ci vedrà presenti anche con una decina di falchi al giorno, i quali si alterneranno in volo per cacciare i piccioni, seguiranno interventi diluiti nel tempo».
Un ritorno alle origini quello della Bird control, che conta su una cinquantina di rapaci, alcuni dei quali possono costare anche 20 mila euro e ci mettono due anni per completare la formazione attraverso un paziente addestramento.
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