Udine, i cassonetti “intelligenti” conquistano via Podgora: presto saranno collocati in altri quartieri

Udine, l’isola ecologica con i bidoni attivati da una tessera ha convinto i residenti. L’Anaci: con Comune e Net già individuate nuove aree per la sperimentazione
Alessandro Cesare

UDINE. È entrata in funzione solo da pochi giorni, ma i consensi sono già unanimi. La nuova isola ecologica di via Podgora, dove hanno trovato posto 56 cassonetti “intelligenti”, piace agli amministratori dei condomìni, ai residenti, e alle associazioni di consumatori. Il conferimento dei rifiuti appare più ordinato, il numero di bidoncini sui marciapiedi si è notevolmente ridotto, e anche i rumori all’alba per il ritiro delle immondizie sono calati.

Dopo mesi di polemiche e mugugni, chi gravita attorno a via Podgora riconosce a Comune e Net di aver adottato una soluzione ottimale per quella zona.

«Siamo solo all’inizio, visto che il servizio è stato attivato lunedì – afferma Giorgio Pelosin del condominio Moretti – ma per ora appare molto funzionale. La tipologia di cassonetti è in grado di evitare conferimenti errati, ed essere riusciti a eliminare centinaia di bidoncini dalla pubblica via che finivano per essere di intralcio, è positivo. Speriamo l’area possa essere in qualche modo delimitata e tenuta sotto controllo dalle telecamere.

Ringrazio Comune e Net per averci ascoltato ed essere venuti incontro alle nostre necessità», conclude. In una porzione del parcheggio tra via Podgora e il parco Moretti sono stati posizionati 42 cassonetti da 1.100 litri e 14 da 240 litri dotati di un dispositivo elettro-meccanico di controllo degli accessi.

Ogni famiglia dei condomini Parco Moretti e Casa Bianca dispone di una tessera elettronica per aprire i bidoni. L’intera operazione ha avuto un costo di 23 mila e 954 euro.

Positivo anche il commento del vicepresidente regionale Anaci (l’Associazione nazionale degli amministratori di condominio) Andrea Soramel: «L’isola non è impattante e si sta rivelando funzionale alle esigenze dei residenti – assicura –. Direi che l’avvio del servizio è ottimale, soprattutto da parte di chi abita nel palazzo Moretti.

Ora siamo al lavoro con Net e Comune per studiare soluzioni simili in altre zone della città dove ci sono palazzi piuttosto affollati che non dispongono di spazi adeguati per i cassonetti condominiali. Mi riferisco, in particolare, a piazzale Cella, all’incrocio tra via Sabbadini e via Valussi, a quello tra viale Europa Unita e via De Rubeis, a piazzale Chiavris».

Il clima di collaborazione venutosi a creare piace al sindaco Pietro Fontanini: «Sono contento che i cittadini e soprattutto gli amministratori di condominio accolgano con soddisfazione questa isola ecologica. Ribadisco che il sistema di raccolta casa per casa è un metodo flessibile che in presenza di grandi condomìni deve percorrere tale soluzione».

Detto questo, il primo cittadino lancia un messaggio chiaro: «Resta da risolvere il problema di alcuni condòmini che non pagano la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e che, oltre a rappresentare un danno per l’amministrazione comunale, adottano comportamenti scorretti per una gestione ottimale dei rifiuti».

Chi da tempo chiedeva di eliminare i bidoncini da via Podgora è Barbara Puschiasis, presidente di Consumatori Attivi: «Dopo un anno e mezzo dalla prima manifestazione di protesta, finalmente ce l’abbiamo fatta. Ovviamente è solo un primo passo, visto che abbiamo già segnalato la necessità di estendere tale soluzione in altre zona della città.

Devo dire che i residenti sono contenti per l’ordine che sta portando l’isola ecologica. Ora abbiamo chiesto a Net, con cui finalmente riusciamo ad avere un rapporto aperto – chiosa – di installare telecamere di controllo e di mascherare l’area, nel primo caso per evitare il fenomeno degli abbandoni illeciti, nel secondo caso per limitare l’impatto della nuova isola ecologica», suggerisce Puschiasis. —

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