Udine, i grillini: nessun accordo con i candidati

Il Movimento 5 Stelle non cede ai corteggiamenti. Ieri sera la campagna elettorale si è chiusa con i brindisi in centro

UDINE. Niente da fare: i grillini non cedono al richiamo delle sedute di giunta in streaming e delle promesse sulle energie alternative. Rispetto a due settimane fa, nonostante i due candidati sindaco, Adriano Ioan e Furio Honsell, continuino a tirarli per la giacca, la linea del Movimento 5 Stelle resta immutata: nessuna indicazione di voto. Si informano gli elettori - scrivono in una nota - che, coerentemente con l’indirizzo politico del M5S, non vi è stato alcun accordo con i candidati sindaco Furio Honsell e Adriano Ioan, né con altre forze politiche».

Come in Parlamento, anche a palazzo D’Aronco, i grillini sono irremovibili e lasciano agli udinesi libertà di voto. Ma Honsell e Ioan sanno bene che 6.831 voti fanno la differenza: sono quelli che mancano al centrodestra per superare il centrosinistra e quelli che avrebbe voluto avere l’ex rettore per passare al primo turno. Ecco perché entrambi i candidati hanno impostato la campagna elettorale del ballottaggio sui temi cari a Beppe Grillo. Solo lunedì sera però sapremo se i voti del Movimento 5 Stelle avranno ribaltato la scacchiera. Intanto anche Udine futura di Carletto Rizzi preferisce non schierarsi.

Il ballottaggio rischia di trasformarsi in un test elettorale soprattutto per il centrodestra perché lunedì sera sapremo se Pdl, Lega nord e Udc, di fronte al tentativo di battere il centrosinistra avranno messo da parte i malumori e si saranno compattati sulla candidatura Ioan. Anche ieri, l’ex assessore provinciale è andato a seminare nelle periferie. Da Sant’Osvaldo, a San Domenico, da via Cividale al Peep est dove ha tenuto l’ultimo comizio prima di approdare in piazzetta del Lionello.

«Quando un Comune perde la propria identità diventa difficile controllare il territorio e gestire le criticità legale alla viabilità, alla sicurezza, alla manutenzione. Nessuno deve sentirsi abbandonato ed emarginato dalle dinamiche cittadine. Non dobbiamo abbandonare le periferie come è stato fatto finora» ha affermato il candidato del centrodestra di fronte ai residenti in via Riccardo di Giusto, non senza assicurare: «Con me sindaco, tornerete a contare, perché la città deve essere integrata e non devono esserci zone o quartieri lasciati andare a loro stessi».

A dimostrazione di tutto ciò, Ioan si impegna a trasferire alcune sedute del Consiglio comunale proprio nei quartieri. E come se non bastasse visto che è riuscito a portare a casa il sostegno di Antonio Miclavez, il candidato sindaco uscito di scena al primo turno che voleva eliminare Equitalia, Ioan allunga l’elenco delle promesse con l’eliminazione proprio di Equitalia. «La riscossione del credito sarà effettuata - sottolinea - dagli uffici comunali».

Non è da meno il sindaco uscente anche se il professore di Matematica, in questo caso, predilige la prudenza: «Sulla base del programma di cinque anni fa abbiamo realizzato tutte le promesse. Non prendiamo in giro i cittadini - puntualizza Honsell - non li illudiamo e ci rifiutiamo di promettere l’impossibile per raccogliere voti. Gli elettori possono affidarsi con fiducia a noi per altri cinque anni». Anche il professore si impegna a «mitigare i disagi di una recessione della quale non si vede ancora la fine ponendo come obiettivo il sostegno alla salute, alla casa, all’istruzione e promuovendo tutte le opportunità di lavoro soprattutto per i giovani e per i lavoratori in mobilità».

Detto tutto ciò, Honsell ha brindato con i cittadini radunati all’osteria Gnagne Sese, in via Marsala, perché qui erano tutti invitati a bere «un taj cul sindic». Alle 19, invece, il sindaco si è spostato in piazza San Giacomo dove ha ceduto ai prodotti tipici friulani. E nel salotto buono è arrivata anche la polizia locale sollecitata dai supporter di Ioan a controllare se il gazebo del sindaco uscente era stato allacciato alla rete di corrente pubblica.

Si è chiusa così una campagna elettorale giocata a colpi di fioretto dai due sfidanti pronti, è il caso di Ioan, a rinunciare a metà dell’indennità (circa 200 mila euro) e a istituire, questa è la proposta di Honsell, l’assessorato alla Casa e allo Sviluppo economico, mentre Ioan apre le porte del palazzo all’imprenditore Roberto Siagri in veste di assessore all’Innovazione. E ora la parola passa agli udinesi.

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