Udine, il Comune dichiara guerra ai piccioni

Vietato somministrare cibo, obbligo di dissuasori e pulizia: multe ai trasgressori sino a 500 euro
Udine 28 Maggio 2015. piccioni © Foto Petrussi TURCO MASSIMO
Udine 28 Maggio 2015. piccioni © Foto Petrussi TURCO MASSIMO

UDINE. Il Comune di Udine “dichiara guerra” a picconi e colombi e lo fa con un’ordinanza, che entrerà in vigore nei prossimi giorni, in cui si vieta la somministrazione di cibo ai volatili da marzo a novembre, si impone la pulizia degli spazi aperti e, in casi ben specifici, obbliga alla predisposizione di specifici dissuasori per evitarne la presenza.

Per tutti coloro che non rispetteranno l’ordinanza, inoltre, è prevista una multa variabile dai 25 ai 500 euro a seconda della gravità dell’infrazione compiuta.

La nuova ordinanza anti-piccioni e colombi, firmata ieri dal sindaco Furio Honsell d’intesa con l’assessore comunale ai Servizi Veterinari Cinzia Del Torre, prevede, nel dettaglio, il divieto – in vigore dal 1º marzo al 30 novembre di ogni anno – di alimentare colombi e piccioni e, quindi, di gettare al suolo sostanze di scarto o avanzi alimentari.

Un provvedimento da cui è escluso esclusivamente il mangime anticoncezionale distribuito dagli operatori incaricati dal Comune e volto a combattere la proliferazione dei volatili.

Sull’intero territorio cittadino, inoltre, sarà obbligatorio mantenere pulite le aree delle colonie feline e quelle degli altri animali, rimuovendo tempestivamente i residui di cibo per evitare che diventino fonti di alimentazione per colombi e, spesso, per i ratti.

Non soltanto, però, perchè il testo emanato da palazzo D’Aronco prevede anche l’obbligo di posizionamento di una serie di dissuasori della nidificazione per gli immobili del centro storico soggetti a interventi di ristrutturazione edilizia o manutenzione straordinaria, nonché per tutti gli edifici pubblici e privati in cui piccioni e colombi amano stazionare.

«La vecchia ordinanza comunale sulla proliferazione di questi volatili in città andava aggiornata – spiega l’assessore Del Torre –. Da diversi anni l’amministrazione comunale è attiva nella distribuzione sul territorio di mangime anticoncezionale, ma senza la collaborazione dei cittadini queste campagne rischiano di non essere sufficientemente efficaci».

Palazzo D’Aronco, in particolare, punta a modificare i cattivi comportamenti di quanti – e non sono pochi – gettano il cibo ai volatili magari non conoscendo i rischi, in primis sanitari, correlati alla loro presenza. «Una delle cause primarie della proliferazione di colombi e piccioni – continua Del Torre – è la disponibilità di cibo somministrato senza controllo e in modo sistematico.

E non va dimenticato come, spesso, questi depositi di cibo abbandonato costituiscono anche una primaria fonte di attrazione per i topi. L’insediamento di intere colonie di volatili può creare, come noto, problemi di tipo igienico-sanitario e, allo stesso tempo, rappresenta un potenziale danno per l’intero patrimonio artistico e architettonico della città».

Da oggi, venerdì, tutti faranno bene a non farsi “intenerire” da piccioni e colombi. Non soltanto per questi di rispetto e di tutela dell’immagine della città, ma anche perchè in caso contrario – se colti in flagrante – si dovrà mettere mano al portafoglio e pagare una multa.

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