Udine, il Comune vuole adottare il Daspo urbano: fuori chi disturba

L’amministrazione sta valutando di inserire il provvedimento nel nuovo regolamento di polizia municipale

UDINE. Dare la possibilità anche alla Polizia locale di Udine di applicare il cosiddetto Daspo urbano. È quanto ha intenzione di fare l’assessore alla Sicurezza, Alessandro Ciani, come ha annunciato a margine del convegno dell’Associazione professionale polizia locale d’Italia (Anvu), ospitato nell’auditorium della Regione.

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«Nella prima parte del 2020 vogliamo portare in Consiglio il nuovo Regolamento di polizia urbana, strumento nel quale sarà previsto il Daspo. Anche su richiesta della Questura – aggiunge Ciani – proveremo ad attuarlo in città, dando seguito a quanto previsto dal decreto Minniti e dal primo decreto sicurezza di Salvini».

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Il segretario federale della Lega Matteo Salvini con Massimiliano Fedriga (S), candidato del centrodestra a presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, nel corso del comizio di chiusura della campagna elettorale a Trieste, 27 aprile 2018. .ANSA/ANDREA LASORTE


A raccontare cosa significa per un Comune disporre del “Daspo urbano” è stato Rudi Bagatto, comandante dei vigili a Monfalcone: «L’amministrazione comunale ha adottato ad aprile 2018 il Daspo urbano, subito dopo l’entrata in vigore del decreto legge 14/2017, inserendolo nel Regolamento di polizia urbana.

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In tal modo, di fronte a comportamenti che mettono a rischio il decoro urbano da parte di determinati soggetti, è possibile allontanarli temporaneamente insieme a una sanzione amministrativa. E se tali comportamenti vengono ripetuti, scatta il provvedimento penale e il Daspo.

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Abbiamo notato – aggiunge – che, grazie a tale strumento, che incide sulla libertà, nel 90% dei casi l’individuo si allontana e non ripete l’infrazione. Il provvedimento riguarda per lo più accattonaggio molesto, vendita abusiva di oggetti, turpiloquio, ubriachezza: negli ultimi due anni il nostro Comune ha emesso 160 Daspo».

Il Daspo urbano, come quello sportivo, è firmato dal questore, ma estendendo la possibilità di applicarlo anche alla Polizia locale, dà modo di monitorare in maniera più capillare quelle condotte che cozzano con la decenza pubblica.

Il provvedimento prevede prima un allontanamento di 48 ore dalla zona in cui si è consumato il fatto (parcheggi, strade, ferrovie, fiere, mercati) e in seguito, in caso di reiterazione, una sua trasformazione nel Daspo firmato dal questore.

All’incontro di Udine, moderato dal comandante della Polizia locale, Eros Del Longo (presente anche la presidente nazionale Anvu Silvana Paci), è intervenuto l’assessore regionale Pierpaolo Roberti, che ha annunciato come il 2020 sarà l’anno della nuova legge sulla sicurezza.

«Abbiamo sbloccato i concorsi e aumentato i fondi per la sicurezza a favore di privati e comuni, distribuendo 3, 5 milioni. Un fondo – precisa l’assessore – che sarà riproposto per il 2020, così come il finanziamento previsto per potersi avvalere di Guardie giurate. Dal prossimo anno potranno accedervi anche i Comuni sotto i 20mila abitanti». —


 

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