Udine, il sindaco De Toni e l’assessore Marchiol indagati per corruzione elettorale
Il caso sollevato da 12 consiglieri di opposizione riguarda l’accordo siglato subito dopo il primo turno delle ultime elezioni comunali tra De Toni e Marchiol. Il primo cittadino: «Sono tranquillo, ritengo che il patto non abbia rilevanza penale»
Il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni e l’assessore Ivano Marchiol sono stati iscritti dalla Procura di Udine nel registro degli indagati per il reato di corruzione elettorale.
Il caso è quello sollevato da 12 consiglieri di opposizione guidati da Michele Zanolla (Identità civica) riguarda l’accordo elettorale siglato subito dopo il primo turno delle ultime elezioni comunali tra De Toni e Marchiol, che ha poi portato alla nomina di quest’ultimo come assessore ai lavori pubblici del Comune di Udine.
Tutto era partito in seguito a un esposto in Procura che gruppi di minoranza hanno presentato nel giugno 2024 seguiti dall’avvocato Maurizio Miculan.
Il sindaco De Toni si dice tranquillo, e ritiene che l’accordo con Marchiol non abbia alcuna rilevanza penale.
La nota dell’opposizione
Questa la nota diffusa dai consiglieri di opposizione Michele Zanolla, Francesca Laudicina, Giovanni Barillari, Luca Onorio Vidoni, Gianni Croatto, Andrea Cunta, Loris Michelini, Antonio Pittioni, Pietro Fontanini, Giovanni Govetto, Giulia Manzan e Maurizio Franz: «Da un controllo effettuato in questi giorni presso la Procura della Repubblica di Udine risulta che Alberto Felice De Toni e Ivano Marchiol, sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di corruzione elettorale, a seguito dell’esposto-denuncia presentato, nel nostro interesse, dall’avvocato Maurizio Miculan, il 7 giugno. Dal punto di vista politico la questione verrà trattata, con l’urgenza del caso, nelle competenti sedi istituzionali».
Il commento di De Toni
Il primo cittadini ha pubblicato una nota sul suo profilo Facebook in cui si dice tranquillo e di ritenere che l’accordo con Marchiol nonn abbia alcuna rilevanza penale.
«Riguardo alle notizie apparse sulla stampa quest'oggi posso dichiararmi estremamente tranquillo. L'accordo con Marchiol, di natura evidentemente politica, è stato pubblico e alla luce del sole e quindi ritengo non abbia alcuna rilevanza penale.
Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e ce l'ho anche oggi. L'iscrizione nel registro degli indagati inoltre è un atto dovuto, che fa seguito alla presentazione dell'esposto da parte dell'opposizione diversi mesi fa. Il fatto che la Procura abbia verificato il contenuto dello stesso significa che sta facendo semplicemente il suo lavoro.
Attendo quindi con serenità la conclusione delle indagini, assieme al mio legale Luca Ponti, che ho comunque interessato della vicenda a mia piena tutela».
I punti dell’accordo dell’aprile 2023
De Toni e Marchiol hanno voluto firmare in pubblico nell’aprile del 2023, un documento che racchiude i punti principali dell'accordo. Almeno un progetto per quartiere. Al primo punto, si legge nel testo “vogliamo restituire alla città la sua naturale dimensione policentrica: riprogettare lo spazio urbano nei quartieri con almeno 1 progetto per quartiere, per consentire il rifiorire dei servizi di prossimità e rendendo attività, residenti e associazioni protagonisti delle scelte.
Piazza Garibaldi. «Necessitiamo – prosegue il documento – di una rivisitazione dello Spazio Urbano a partire dalle strade e dalle piazze scolastiche per avere una rete che consenta l’acceso e l’uscita dalle scuole dei ragazzi in modo autonomo e sicuro. Il primo progetto in tal senso è la pedonalizzazione di piazza Garibaldi.
Progetto che dovrà certamente essere costruito in modo condiviso con le scuole, con i residenti e con le attività economiche. E porterà benefici per gli studenti, consentendo un recupero funzionale ed estetico di spazi a favore della città».
Un reale sistema ciclabile. Non mancano i temi della ciclabilità e della mobilità dolce. “Vogliamo che Udine abbia un sistema ciclabile reale, continuo e sicuro – prosegue il testo –, rivisitando completamente quello attuale in prevalenza ciclopedonale. Per agevolare la mobilità dolce, inoltre, richiediamo che nelle strade urbane vi sia un’attenzione particolare a pedoni, ciclisti e trasporto pubblico limitando la progettazione di rotatorie solo ove strettamente indispensabili”.
Parchi urbani e quartiere Aurora. “Riorganizzare il sistema dei parchi urbani – è l'ultimo punto – come rinnovati luoghi di socialità e rivisitazione del verde pubblico per la realizzazione di un sistema di verde diffuso e di depavimentazioni mirate, anche attrezzando e organizzando in modo puntuale e condiviso la grande area verde presente nel Quartiere Aurora”.
L'appello al voto. «Fontanini – ha commentato ancora De Toni – dice che Udine è una città di sinistra. Peccato che il 55 per cento degli elettori che in città hanno scelto Fedriga, e che non sono di sinistra, non abbiano poi scelto anche Fontanini che si è fermato al 46%.
Una chiara bocciatura temporanea dell'operato di questo sindaco, avvalorato anche dal fatto che diversi suoi assessori non entreranno nemmeno in Consiglio comunale qualunque sia l'esito del ballottaggio.
Adesso il vento è cambiato – ha continuato De Toni – e ora abbiamo davanti un'occasione importante per ribaltare il pronostico. Martin perse la cappa per un punto. È quindi fondamentale ora mobilitare tutti gli elettori e invitarli a votare il 16 e 17 aprile. Il processo di convergenza con Marchiol è avvenuto non sulla base del classico approccio progettazione e implementazione, bensì sulla base di quello orientale che prevede prima la valutazione del contesto e dopo le sfruttamento delle potenzialità».
Un forum della partecipazione cittadina. Durante la conferenza stampa di oggi, De Toni ha lanciato anche la proposta di creare un forum permanente della partecipazione cittadina. «Abbiamo sempre immaginato fin dall'inizio – ha spiegato – una visione policentrica della città, con la volontà di rivisitare i consigli di quartieri allargando la partecipazione anche alle associazioni del territorio.
Ora vogliamo creare un forum permanente della partecipazione cittadina, che parta dai nostri comuni 280 candidati che si sono spesi con energia in questi mesi e aperta a tutta la cittadinanza.
Un forum, che si riunisca almeno due volte l'anno e articolato in commissioni tematiche che possano diventare anche punto di riferimento per gli assessori di riferimento. Tramutiamo tutte le energie che abbiamo speso in spazi futuri per dare voce ai desiderata dei cittadini».
Deleghe. Nel documento firmato si parla, infine, anche di temi quali lavori pubblici, la mobilità, la partecipazione. «Di sicuro – ha concluso De Toni – Ivano è un esperto in questi ambiti. Se vinceremo faremo un ragionamento con partiti e liste per quanto riguarda le deleghe.
Quella che parte da oggi è una convergenza sul programma e il tema degli assessori è un fatto tecnico e politico che definiremo assieme dopo il voto ed è una conseguenza delle convergenza sui programmi».
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