Udine, immatricolazioni all'Università: ingegneria e lingue perdono iscritti

L’ateneo registra 3.266 nuovi ingressi, un anno fa erano 3.311. Numeri in calo per le lauree più gettonati dalle aziende
Milano, esami di ammissione alla facoltà di medicina, test di ingresso numero chiuso università al Politecnico di Milano. Gli studenti in aula
Milano, esami di ammissione alla facoltà di medicina, test di ingresso numero chiuso università al Politecnico di Milano. Gli studenti in aula

UDINE. Matricole in calo a Ingegneria e Lingue, Informatica se la cava grazie alla laurea in Big data e il corso in Beni culturali resta sempre attrattivo. Quest’anno l’analisi dei dati sulle immatricolazioni all’università di Udine riserva più di qualche sorpresa anche se il numero complessivo, rispetto al 2016/17, resta più o meno invariato. I nuovi iscritti sono 3.266, lo scorso anno erano 3.311.

Ovviamente si tratta di dati provvisori che possono cambiare di giorno in giorno. Molto dipenderà dalle registrazioni delle domande di trasferimenti di sede e di corso che gli studenti potranno presentare entro dicembre. Va anche detto che il bilancio delle immatricolazioni si limita ai corsi di laurea triennali e ai corsi di laurea a ciclo unico: le iscrizioni alle magistrali scadono la prossima primavera.



Entrando nel dettaglio dei numeri per singoli corsi di laurea, colpisce il calo di Ingegneria considerata da sempre una delle lauree più gettonate dalle aziende. Lo conferma il fatto che anche all’ateneo friulano gli aspiranti ingegneri vengono richiesti ancora prima del raggiungimento del titolo di studio.

È altrettanto vero, però, che Ingegneria è un corso impegnativo e non tutti ce la fanno ad arrivare alla fine. Anche questo aspetto potrebbe aver condizionato le scelte dei neo diplomati. Sensibili pure i cali registrati dalle lauree in Lingue (-75) e Mediazione culturale (-21) che si collocano in controtendenza rispetto agli altri corsi umanistici: Lettere e Beni culturali crescono come pure il Dams a Gorizia con 26 matricole in più.

Corsi che spesso vengono sconsigliati dagli esperti di orientamento proprio perché non garantiscono sbocchi occupazionali certi. Le oscillazioni delle lauree sanitarie, invece, sono legate ai numeri programmati di anno in anno dalla Regione, a seconda delle esigenze.

A palazzo Florio l’analisi del bilancio delle immatricolazioni sta coinvolgendo un po’ tutti anche perché a Trieste la partita si è conclusa decisamente meglio (+9 per cento). La didattica sarà al centro della prossima seduta del Senato accademico.

Nel frattempo, l’università spiega che nel totale «non sono conteggiati i 144 studenti immatricolati nella sede di Trento, visto che da quest’anno la laurea in Enologia non è più interateneo. Enologia è diventato un corso unicamente dell’ateneo friulano.

E se la sede di Gorizia può considerarsi soddisfatta, l’università fa sapere che pure «i corsi del dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche con 420 iscritti, chiudono bene rispetto ai 377 immatricolati al primo anno nell’anno accademico 2016/17».

In crescita – spiegano sempre all’ateneo friulano – «pure l’offerta didattica del dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale con 411 iscritti, 46 in più rispetto all’anno accademico precedente.

Stabili i numeri registrati dai dipartimenti di Scienze giuridiche (217 matricole) e di Scienze economiche e statistiche (418). La laurea in Architettura, invece, continua a scontare la concorrenza dello Iuav (Istituto universitario architettura) di Venezia.

L’ateneo friulano, insomma, sembra rallentare la sua corsa. Dopo aver registrato per vari anni una crescita costante delle matricole ponendosi in controtendenza rispetto ai trend che si evidenziavano negli altri atenei del Nord-est, quest’anno l’università di Udine conferma le sue posizioni senza fare balzi in avanti.

Va anche detto, però, che le immatricolazioni sono sempre influenzate dall’andamento demografico e dagli studenti che, ogni anno, decidono di non proseguire gli studi.

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