Udine, in via Mantica nasce la cittadella universitaria -Foto

La nuova Casa dello studente consentirà anche l’ampliamento del polo umanistico e potrà accogliere la Scuola Superiore
Udine 2 ottobre 2013. Inaugurazione Erdisu. Copyright Petrussi Foto - TURCO
Udine 2 ottobre 2013. Inaugurazione Erdisu. Copyright Petrussi Foto - TURCO

UDINE. Dal 2005 l’ateneo e l’Ente regionale per il diritto allo studio (Erdisu) studiavano l’operazione: l’idea di ampliare la cittadella universitaria proprio nel cuore del centro storico era a portata di mano, ma doveva passare dalla cessione del complesso di via Mantica. Un’operazione complicata, tant’è che sono passati tre anni prima che il contratto di compravendita della sede della scuola materna “Maria Bambina” fosse firmato. E ne sono serviti altri dieci perché gli universitari potessero entrare nella nuova casa dello studente di via Mantica.

Ma ieri è finalmente arrivato il momento del taglio del nastro della risistemazione costata 6 milioni di euro. Un’opera «strategica» per posizione, utilizzo e potenzialità. Una casa affidata in gestione ai ragazzi che questa mattina hanno già fatto colazione nei nuovi spazi.

La storia del complesso di via Mantica affonda le radici nel 1913. In quell’anno, prima della Grande Guerra, un gruppetto di suore aveva fondato l’asilo “Maria Bambina” che, senza soluzione di continuità, ha continuato la sua opera fino al 2003 (diventando anche scuola elementare). Il passare degli anni e il calo demografico hanno fatto il resto. Fino al passaggio di proprietà.

Un passaggio «strategico» per l’ateneo perché il complesso di via Mantica confina per una decina di metri con il parco di Palazzo Antonini, consentendo l’ampliamento del polo umanistico grazie al corpo su via Mantica (quattro piani più un seminterrato), ai due edifici interni collegati fra loro, al rustico su due piani (da ristrutturare) e all’ampia superficie scoperta di circa 2 mila metri quadrati (di cui 1.300 verdi e la parte restante destinata a parcheggi e spazi per la circolazione). In quegli spazi oggi trovano posto gli studenti universitari (12 le stanze a loro disposizione), ma ben presto potrebbero ospitare pure l’asilo nido aziendale e i ragazzi della Scuola Superiore.

«La destinazione d’uso della quota Erdisu non va vista come mera residenza universitaria – spiega Magda Uliana, responsabile unico del procedimento per l’Erdisu, e mattatore dell’inaugurazione –, ma come investimento finalizzato al compimento del percorso di integrazione dei servizi agli studenti che negli ultimi anni ha caratterizzato la collaborazione tra l’università e l’ente regionale, e potrà diventare la naturale espansione della Scuola Superiore che, sistemata a palazzo Garzolini Toppo Wassermann, non trova la piena capienza richiesta a regime». Il taglio del nastro di ieri pomeriggio è stato anche l’occasione per la prima uscita ufficiale del nuovo rettore dell’ateneo friulano.

Infatti, dopo l’elezione, Alberto Felice De Toni, ha ufficialmente assunto l’incarico martedì: «Il diritto allo studio, come quello alla salute, sono due diritti fondamentali di ogni paese civile. Noi facciamo ancora poco per i nostri ragazzi, ma occasioni come questa sono uno sprone. Nell’area di via Mantica insistono diverse sfide per l’ateneo che vorrei risolvere».

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