Il nuovo Carnera da 8 mila posti, De Toni: «Progetto che condivido anche se avrei preferito l’ex Bertoli»
A breve dovrebbe essere depositato il piano per il project financing. Il sindaco di Udine: «La Regione deve sciogliere il nodo parcheggi o servirà un multipiano»

Sì al progetto per il nuovo Carnera da 8 mila posti – e ovviamente anche allo sviluppo già autorizzato per la “pancia” del Bluenergy Stadium-Stadio Friuli –, a condizione, tuttavia, che la Regione risolva il problema, normativo, legato all’utilizzo e al numero dei parcheggi nelle vicinanze dei due impianti.
La posizione di Alberto Felice De Toni, dunque, è chiara, anche se il sindaco – lo confessa – idealmente avrebbe preferito un’altra opzione e cioè quella della realizzazione di un nuovo palazzetto nell’area dell’ex Bertoli. «Ho la completa volontà di dotare la città di una struttura moderna per il basket e per gli eventi – spiega il sindaco –. Sarebbe un grande passo avanti per Udine e l’intero Friuli. Il nodo, però, è che attualmente, con le norme in vigore, esiste un oggettivo problema di parcheggi. La soluzione migliore sarebbe quella di utilizzare l’ex Bertoli: è all’asta da anni, non ci sono acquirenti perchè l’area necessiterebbe di bonifica e non ci sarebbe alcun problema né di viabilità né di competizione con lo stadio».
Questo in teoria, però, perchè in pratica esistono ostacoli non irrilevanti. «Prima di tutto i tempi di realizzazione si dilaterebbero – spiega De Toni –. Poi servirebbero i fondi necessari a bonificare tutta la zona, che dovrebbero essere stanziati dalla Regione, e non va dimenticato il fatto che i 20 milioni iscritti in assestamento di Bilancio estivo lo scorso anno (e che si sommano ai 3 già erogati in precedenza ndr) siano destinati espressamente alla ristrutturazione del Carnera». Quindi, per stessa ammissione di De Toni «la mia è una missione quasi impossibile».
E dunque si ritorna alla casella di partenza, cioè quella che prevede i lavori sul palazzetto. «Il problema è legato al fatto che la normativa attuale – continua De Toni – vincola i parcheggi esistenti alla gestione sportiva. Nel caso in cui, come previsto dai progetti, si aprisse una serie di attività commerciali, il numero degli stalli non sarebbe più adeguato alle disposizioni di legge, almeno nei giorni di contemporaneità con le partite». Delle due, pertanto, l’una. «Una volta depositato il progetto definitivo – sostiene – andremo in Regione a chiedere una valutazione e soprattutto una possibile deroga. In caso di rifiuto, invece, piaccia o non piaccia, bisognerà realizzare un multipiano su una porzione dei parcheggi a raso in modo tale da aumentare il numero degli stalli a disposizione».
De Toni si ferma qui, ma è chiaro che l’opzione principale porta alla deroga oppure a una modifica della normativa regionale. Con la partita che, a quel punto, diventerebbe più che altro politica. Un po’ come successo la scorsa estate quando a chiedere, espressamente, l’inserimento della posta da 20 milioni in assestamento furono gli esponenti di Fratelli d’Italia e in primis il segretario regionale Walter Rizzetto. Partito che, particolare non banale, esprime in giunta pure l’assessore competente in materia di Infrastrutture, Cristina Amirante.
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