Udine, la nuova identità di via Poscolle: sono sempre più i bar e i ristoranti

Offerta variegata che ha la pretesa di spostare gli equilibri commerciali. «Possiamo essere il salotto bello»
Udine 24 Agosto 2018. Riunione commercianti di Via Poscolle © Foto Petrussi
Udine 24 Agosto 2018. Riunione commercianti di Via Poscolle © Foto Petrussi

UDINE. Un locale ogni trenta metri: la “vita” cittadina si sposta su via Poscolle, uno dei borghi storici, dove negli ultimi mesi bar e ristoranti sono spuntati come funghi.

Lungo i 450 metri della via se ne contano addirittura quindici, lasciando fuori i due bar che si affacciano su piazzale XXVI Luglio. Certo, l’offerta è piuttosto variegata, tra osterie, un ristorante asiatico, caffetterie, un’enoteca, una pizzeria, una pasticceria e bar, ma il rischio è che, alla lunga, qualche attività possa essere penalizzata da questo “sovraffollamento”.

Le ultime tre aperture risalgono a pochi giorni fa: la “Bettola” che offre cibo da strada, “Louis Meat Experience” dedicato agli amanti della carne, e “Fuel”, pensato come caffetteria e luogo di ritrovo per gli aperitivi. «C’è lavoro per tutti – assicura Massimo Quintavalle, presidente del Comitato di borgo Poscolle, che riunisce un centinaio di attività – e le nuove aperture aiutano a raggiungere quello che era il nostro obiettivo come Comitato, e cioè dar vita a un vero e proprio “salottino bello” di Udine».

A dare la spinta a questo progetto è stata la chiusura della strada, quest’estate, per il rifacimento del porfido: probabilmente in quelle settimane si è capito che la zona avrebbe potuto diventare luogo ideale per l’organizzazione di eventi e manifestazioni attraverso il blocco (temporaneo) del traffico.

«Sappiamo benissimo che via Poscolle non potrà diventare pedonale, essendo un’arteria di passaggio – aggiunge Quintavalle –, ma contiamo di riproporre eventi a cadenza stagionale, con qualche chiusura programmata nelle serate estive». Un po’ come avvenuto lo scorso 16 dicembre con “Natale in Borgo Poscolle”, appuntamento che ha animato il borgo richiamando moltissime persone.

Un fermento, quello di via Poscolle, che sta diventando da esempio anche per altri quartieri della città: «Mi auguro, il prossimo anno, di collaborare con gli altri borghi di Udine, perché è importante fare qualcosa insieme. Ci hanno già chiamato perché la nostra realtà sta destando interesse. Siamo l’unico borgo con 110 associati, numeri mai raggiunti in passato». A breve, come riferisce ancora Quintavalle, nella via sarà installato anche un defibrillatore, in modo da garantire un intervento tempestivo nel caso si verificassero emergenze sanitarie.

Chi vede di buon occhio la vitalità di via Poscolle è il consigliere comunale delegato al Commercio, Antonio Falcone: «Sono dell’idea che ogni strada debba trovare un suo equilibrio. Via Poscolle, in particolare, è sempre stata luogo di passaggio in entrata e in uscita, con le persone che si fermavano poco nei locali. Oggi questo sembra essere cambiato e il modello a cui ci si può ispirare è quello dei Navigli, a Milano, dove ci sono decine di locali uno accanto all’altro, e tutti riescono a lavorare. Mi fa piacere questa vivacità del borgo e spero che il modello “Navigli” possa risultare vincente anche a Udine».

A fare il il tifo per via Poscolle c’è anche l’ex assessore Alessandro Venanzi, il primo a lanciare l’idea di pedonalizzare il borgo: «Qualche anno fa questa parte della città era in declino. Ora le cose sono cambiate, e credo che il merito sia anche delle politiche avviate negli anni scorsi dall’amministrazione comunale. Ci sono tutti gli ingredienti per fare bene e per rendere sempre più attrattivo il borgo».

Un dato su cui riflettere: in via Poscolle non ci sono parcheggi.




 

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