Udine, la protesta di Borgo stazione

«La petizione anti-prostitute è rimasta inascoltata e la situazione peggiora»
Udine 27 luglio 2013 puttantour Copyright Petrussi Foto Press/Turco
Udine 27 luglio 2013 puttantour Copyright Petrussi Foto Press/Turco

UDINE. Avevano chiesto addirittura di chiudere al traffico via Battistig e le strade limitrofe durante le ore notturne. Una soluzione drastica. Ma per i residenti era l’unica possibile per ritrovare un po’ di serenità dopo il ritorno delle prostitute di strada. In un esposto che risale all’agosto del 2011, i residenti avevano già denunciato un grave disagio in tutta l’area di Borgo stazione.

«Perché ogni sera - scrivevano 63 residenti del quartiere - c’è un continuo, estenuante andirivieni di automobilisti che girano senza sosta per ore e ore tra frenate e accelerazioni per trattare con le prostitute lungo le vie Nievo, Percoto, De Rubeis, Di Pers, ciconi, Battistig, Roma e delle Ferriere. Tutte vie densamente popolate - avevano precisato - con condomini a diversi piani le cui camere da letto affacciano sulla pubblica via per cui, almeno fino alle 3 di notte e più, per i residenti risulta impossibile dormire».

Altro che movida, insomma. Secondo i residenti, già quella volta «il disturbo alla quiete era enorme e veniva leso il diritto al riposo con grave rischio per la salute dei cittadini». Figuriamoci adesso che nella zona si è assistito a una nuova “esplosione” del fenomeno se pensiamo che le stesse forze dell’ordine stimano ci possano essere una cinquantina di “lucciole” che ogni sera si alternano in cerca di clienti.

Accanto al disturbo della quiete pubblica i residenti avevano denunciato il disagio subìto per la mancanza di tranquillità. «Difficile - si leggeva infatti nell’esposto - è il rientro notturno in auto per una signora o signorina sola, impossibile a piedi: se non accompagnata, non si può nemmeno programmare un cinema. Il disagio più grande è però provocato agli adolescenti che si vedono strappare le prime normalissime concessioni di libertà per la comprensibile paura di tutte le famiglie residenti causata dal degrado crescente del quartiere».

Il documento era stato inviato al sindaco e alle forze dell’ordine, ma da quella volta - dice il candidato sindaco di Identità civica Adriano Ioan - non è cambiato nulla, anzi il problema è diventato preoccupante. Tanto che il Coordinamento cittadino del quartiere nei giorni scorsi ha incontrato Honsell denunciando di nuovo tutte le criticità della zona.

E il responsabile del quartiere di Identità civica, Gary Di Qual, chiede di convocare al più presto il comitato per l’ordine e la sicurezza: «Residenti e commercianti sono amareggiati per il degrado e l’incuria in cui versa il quartiere delle Magnolie - sottolinea -. Nell’ultimo periodo sono aumentati furti e aggressioni. Da anni chiediamo invano l’istituzione di un posto fisso di polizia. Se le cose non cambieranno noi residenti dovremo organizzarci da soli per tutelare la nostra sicurezza».

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