Viale Cadore: le radici degli alberi hanno danneggiato sia la strada, sia i marciapiedi
Viale Cadore: le radici degli alberi hanno danneggiato sia la strada, sia i marciapiedi

Udine, strisce poco visibili e asfalto rattoppato: il nostro viaggio tra buche e cedimenti

La segnaletica orizzontale, in numerose vie udinesi, ha bisogno di un restyling. E anche la copertura stradale spesso mette a dura prova, soprattutto i ciclisti

Anna Rosso

Se tanto si è fatto, tanto resta da fare sul fronte della viabilità e della sicurezza in città, tra manutenzione della segnaletica stradale e nuove asfaltature. Infatti, percorrendo alcune delle principali direttrici del capoluogo friulano, si possono notare strisce pedonali poco visibili, asfalto a dir poco rattoppato, buche e cedimenti, come per esempio in via Pozzuolo e via Lumignacco, ma anche in via Sabbadini e in viale delle Ferriere o viale Europa Unita, proseguendo con viale Leopardi, via Mentana, via Carducci e anche in viale Cadore dove, a complicare la situazione del bordo stradale e dei marciapiedi, ci sono le radici degli alberi. Ma questi, naturalmente, sono solo alcuni esempi.

 

I disagi in città e le parole di Marchiol

Sono spesso pedoni, ciclisti e automobilisti a sopportare i disagi legati al dissesto e alle carenze delle strade. Ma su questo versante lo sforzo dell’amministrazione è massimo, come spiega l’assessore Ivano Marchiol: «Storicamente per quanto riguarda la manutenzione delle strade e le buche, la città di Udine metteva circa un milione di euro all’anno.

Una cifra non sufficiente a un’adeguata manutenzione. Noi abbiamo voluto invertire questa tendenza e quindi abbiamo mappato tutte le strade della città ed evidenziato il fatto che le necessità di asfaltature ammontano a dieci milioni di euro. Preso atto di ciò, nel bilancio 2025 abbiamo messo 3 milioni di euro. Una cifra ancora non sufficiente , ma è evidente che le lacune del passato non si possono colmare in una consiliatura. Anche sugli interventi puntuali per le buche e le riparazioni – prosegue l’assessore – abbiamo fatto un salto di qualità».

I cambiamenti in atto

«E ricordo anche che siamo in un periodo in cui vengono svolti molti lavoro sui sottoservizi (per la fibra, da AcegasApsAmga o da Cafc per la rete fognaria).

Tra l’altro, per alcuni ripristini definitivi dell’asfalto che doveva fare Tim il Comune è riuscito a ottenere un investimento di un milione di euro. E poi è stata istituita la cosiddetta “banca asfalto”. Si tratta di un metodo innovativo per conteggiare appunto i ripristini dell’asfalto che l’ente che effettua i lavori nel sottosuolo deve fare».

«Non di rado, infatti, capita che nella medesima via intervengano due o più enti. E allora, il ripristino di quella specifica strada viene affidato solo a uno degli enti intervenuti, mentre il credito – sempre per quanto riguarda le asfaltature – degli altri due enti può essere “speso” altrove dall’amministrazione. Così siamo riusciti ad asfaltare ben otto strade sulle quali, altrimenti, non sarebbe stato fatto alcun lavoro. Tutto ciò è possibile grazie alla recente istituzione di tavoli permanenti con i gestori dei sottoservizi, in modo da poter coordinare i lavori, almeno dove è possibile».

Il cronoprogramma

Infine, l’assessore Marchiol ricorda che stanno per partire le riasfaltature in viale Venezia (nel tratto compreso tra viale Firenze e la zona di Santa Caterina) e in via Buttrio (da viale Trieste fino al secondo passaggio a livello).

Per il manto stradale sarà utilizzato un materiale speciale, a resistenza maggiorata e che dunque avrà una durata di più lunga. Per la posa, serve una temperatura di almeno 8 gradi e quindi credo che bisognerà attendere il mese di marzo».

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