Udine, l’ex deposito della Saf nuova casa delle giostre

UDINE. Sarà forse l’ex deposito Saf a ospitare giostre e carovane al seguito in occasione del luna park di primavera. Lo spazio, un’area di quasi mille metri quadrati Al Partidor, è in disuso e la proprietà privata, la “Gsa” di Alessandro Pedone e “Savoia immobiliari”, su richiesta del Comune, si è resa disponibile a concederla per consentire la sosta delle roulotte dei giostrai.
Ma si tratta comunque di una soluzione tampone: la sistemazione è provvisoria e il problema è tutt’altro che risolto.
Non solo rimane infatti il punto di domanda su dove andranno carovane e attrazioni il prossimo novembre, quando in città ne arriveranno ben 90, in occasione della festività di Santa Caterina, ma soprattutto in considerazione del fatto che il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Vittorio Zappalorto, ha invitato l’amministrazione comunale a individuare in maniera definitiva un’area alternativa a quella del parcheggio sud dello stadio Friuli.
La polizia locale, dunque, procede nei lavori di ricerca e, tra le proposte più “allettanti”, spunta anche quella di via Tessitori, al Partidor.
Giovedì mattina gli uomini del comando di via Girardini, assieme all’assessore alle Attività produttive e Turismo, Alessandro Venanzi, hanno effettuato un sopralluogo per accertare le condizioni della zona ed è nata l’idea di trasferire proprio in quell’area i giostrai.
Lo spazio è provvisto di rete fognaria ed energia elettrica, ma sulla rete idrica sono ancora in corso le verifiche da parte dei tecnici.
Sempre alla Zona industriale udinese, l’area del mercato ortofrutticolo non è stata presa in considerazione per le sue dimensioni e anche l’idea di via Schumann non è percorribile: lo spazio, infatti, viene utilizzato per il rifornimento della merce dei supermercati e la presenza delle roulotte creerebbe disagio al transito di camion e mezzi pesanti, complicando il lavoro delle attività di distribuzione.
Tornando alla questione delle attrazioni in arrivo a primavera, resta il fatto che se non fosse stato per la disponibilità di alcuni imprenditori, il Comune si troverebbe ancora in alto mare con le ricerche.
Ad aprile, ricorda l’assessore, il problema è minore poiché è necessario individuare una sistemazione solo per le 35 carovane, visto che le attrazioni rimarranno, come sempre, in Giardin Grande, mentre la faccenda si complica a novembre quando, oltre alla sistemazione delle roulotte, palazzo D’Aronco deve decidere anche dove saranno trasferite le giostre, che da ormai vent’anni occupavano i parcheggi dello stadio.
Dopo il “ben servito” al Friuli, sono state proposte via Chiusaforte, la Ziu, via Milocca e via Riccardo Di Giusto, ma nessuna delle soluzioni combaciava con le esigenze dell’amministrazione e nemmeno, in alcuni casi, incontrava il favore dei residenti.
«Grazie alla sensibilità e all’aiuto di un imprenditore privato che ho contattato al telefono potremmo aver risolto, temporaneamente, il problema - afferma l’assessore Venanzi -. Con franchezza devo ammettere che trovare un'area ex novo è davvero complicato. Cercheremo quella che riduce al minimo i disagi e le problematiche per i cittadini».
Per quanto invece concerne la proposta di trasferire il “parco divertimenti” al campeggio oltre la tangenziale - che avrebbe dovuto accogliere i tifosi in occasione dei Mondiali di calcio Italia ’90 - l’assessore Venanzi spiega che la location era una delle ipotesi sul piatto ed era già stata presa a suo tempo in considerazione dall’amministrazione, ma oltre a essere in stato di abbandono e completamente sprovvista di rete fognaria (finché Pasian di Prato non acconsentirà all’allacciamento alla propria rete) tre anni fa è stato indetto un bando per la gestione e all’assegnatario è stata concessa l'area per 19 anni, dunque non sarebbe comunque usufruibile.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto