Udine, l'università sconta le tasse se manca solo la tesi

UDINE. Aperte le iscrizioni all’università di Udine. Da ieri i neo-diplomati possono presentare le domande di immatricolazione ai 72 corsi di laurea proposti dall’ateneo friulano. E chi arriva dalle superiori con il massimo dei voti si vedrà scontare le tasse anche di 300 euro l’anno.
La politica dell’università friulana è sempre la stessa: far pagare di più ai ricchi e premiare i poveri e i bravissimi. Ma non è tutto perché nel 2016/16, l’ateneo friulano vuole recuperare gli studenti che dopo aver superato tutti gli esami stanno rinviando, anche da dieci anni, la discussione della tesi.
Stando alle prime stime, l’università sta provando a convincere 180 studenti, tanti sono in standby da anni, a riprendere in mano la tesi e a discuterla quanto prima. Non a caso ha esentato gli studenti che hanno completato gli esami da almeno due anni, dal pagamento dalla cosiddetta tassa di ricognizione che ammonta a 200 euro l’anno.
Nell’anno in cui l’atene friulano ha basato la campagna per le immatricolazioni sullo slogan «Ti orienta, ti accompagna, ti appassiona, ti realizza», tende la mano ai “pigroni” per accompagnarli verso la fine del percorso. «Molti studenti - spiega la responsabile dell’area servizi agli studenti, Manuela Croatto - una volta finiti gli esami rinviano la laurea di anno in anno.
Se uno si ferma senza aver completato gli esami, dopo otto anni decade, mentre chi si ferma prima della discussione della tesi non decade mai».
Ma quando decide di presentarsi davanti alla commissione di laurea deve pagare la tassa di iscrizione (il valore massimo è di 1.835 euro) alla quale va aggiunta quella di ricognizione pari a 200 euro l’anno. Un esempio? Se uno studente ha completato gli esami dieci anni fa e non si è ancora laureato, deve pagare 1.835 euro di tassa di iscrizione più 2 mila euro.
Con l’agevolazione, invece, paga solo 1.835 euro. «In più - continua Croatto - aiutiamo questi ragazzi, che non pesano sui fuoricorso, a riallacciare i rapporti con la comunità accademica».
Ma non è ancora tutto perché, insiste Croatto, dal prossimo anno accademico scatteranno anche le facilitazioni per gli studenti part-time ai quali l’università non vuole rinunciare.
«Sono gli studenti - continua Croatto - che hanno il doppio del tempo per completare arrivare alla laurea. Finora avevano la possibilità di mantenere questo status accumulando non più di 30 crediti all’anno. Considerato che il tetto veniva spesso superato e questo fatto annullava l’agevolazione, abbiamo aumentato la tolleranza di 10 punti, portando il numero dei crediti a 40». Anche questo è un modo per andare incontro agli studenti lavoratori.
Per quanto riguarda l’offerta didattica, invece, l’ateneo friulano dal prossimo anno accademico attiverà la laurea triennale e interateneo, con sede amministrativa a Trieste, in Logopedia e la specialistica in Biotecnologie molecolari. Queste sono le uniche novità dell’offerta didattica che registra qualche modifica anche nel settore umanistico: la magistrale in Disciplina della musica, spettacolo e cinema è stata sostituita dalla quinquennale in Scienze del patrimonio audiovisivo e nuovi media.
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