Udine, minaccia l’infermiere e danneggia una porta arrestato dalla polizia

Sono state applicate le nuove norme nei confronti di un uomo di 47 anni utente del Serd: gli agenti sono intervenuti ma la misura precautelare è scattata il giorno seguente

Cristian Rigo
La sede del Serd di via Pozzuolo a Udine
La sede del Serd di via Pozzuolo a Udine

Ha inveito contro un infermiere, lo ha minacciato e poi ha sfogato la sua rabbia rompendo il vetro della porta della sala d’attesa del Serd.

Un comportamento che fino a poco tempo fa si sarebbe tradotto in una denuncia a piede libero, ma con l’entrata in vigore del decreto legge “Salva-sanitari” le regole sono cambiate e così un 47enne friulano è stato arrestato dalla polizia il giorno dopo l’aggressione.

Le norme

Il Decreto legge 137/2024 (convertito nella legge 171), di recentissima introduzione, al fine di porre un freno alla recrudescenza dei gravi episodi di violenza in danno dei professionisti e delle strutture sanitarie pubbliche, ha introdotto un’ipotesi di reato autonoma di danneggiamento alle strutture sanitario e ha previsto altresì l’arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto cosiddetto in flagranza differita per i delitti di lesioni personali commessi nei confronti degli operatori sanitari, nonché per il reato di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria.

Proprio come accaduto a Udine martedì pomeriggio. La nuova norma prevede la reclusione da uno a cinque anni e una multa fino a 10 mila euro in caso di danneggiamento o distruzione, di materiali del Sistema sanitario nazionale.

La misura nasce come risposta alla recrudescenza di episodi di violenza a danno dei professionisti e delle strutture sanitarie pubbliche, in particolare nei reparti di Pronto soccorso.

L’aggressione

Tutto è cominciato martedì intorno alle 16, allo sportello del Serd di via Pozzuolo a Udine. Il 47enne, in cura al dipartimento delle dipendenze, pretende di poter assistere alla consulenza medica della fidanzata e di fronte al diniego dell’operatore sanitario perde la pazienza.

Gli insulti diventano minacce, la situazione degenera in pochi minuti e l’uomo se la prende con la porta della sala d’attesa rompendo un vetro e riportando anche una lieve ferita.

L’infermiere a quel punto non può far altro che chiamare il 112 segnalando la presenza di un paziente aggressivo nei confronti degli operatori.

In pochi minuti una Volante arriva in via Pozzuolo e cerca di tranquillizzare il 47enne che viene poi allontanato.

Le indagini

Dopo aver riportato la calma e raccolto le testimonianze dei presenti gli agenti hanno visionato le immagini del sistema di videosorveglianza presente all’interno della struttura sanitaria, al fine di ricostruire con esattezza i fatti.

Dai filmati si vede che l’uomo, vistosi negare l’ingresso allo studio ove la propria fidanzata stava effettuando una consulenza medica, se l’è presa contro l’operatore sanitario minacciandolo più volte e, contestualmente, ha colpito dapprima con un calcio e poi con il gomito il vetro superiore di una porta interna della sala d’attesa.

L’arresto

Una volta ricostruita l’esatta dinamica dei fatti, il giorno dopo l’aggressione, è scattato l’arresto in flagranza differita del 47enne friulano, già peraltro gravato da plurimi precedenti penali e di polizia.

È possibile, infatti, procedere al cosiddetto arresto differito di colui che, sulla base di documentazione video-fotografica dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulti autore, sempre che l’arresto sia compiuto entro le quarantotto ore dal fatto (a Udine ne erano trascorse la metà).

I filmati acquisiti e tempestivamente analizzati, nonché le dichiarazioni acquisite dagli agenti sul posto dall’operatore sanitario coinvolto nei fatti, hanno reso quindi possibile l’esecuzione della misura precautelare nei confronti del quarantasettenne.

L’arresto è stato poi convalidato dal giudice nel corso della direttissima che si è svolta nelle aule del tribunale di Udine. 

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