Udine, multato il Caffè Contarena: via i tavoli dai portici

UDINE. Di fatto, un cartellino rosso. Che inasprisce ulteriormente i rapporti già a dir poco tesi (eufemismo) tra il Comune e la Spritz Time, che ha in gestione il Caffè Contarena.
Tra i tanti terreni su cui si disputa la partita tra Palazzo D’Aronco e la srl c’è quello legato ai 72 metri quadri di porticato che circondano lo storico locale di piazza Libertà: il Comune contesta all’azienda friulana il mancato pagamento di 5.439 euro di Cosap (il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) per l’utilizzo dello spazio dove oggi sono sistemati tavolini e sedie.
Dopo il provvedimento di decadenza della concessione per l’utilizzo del suolo pubblico, firmato dall’allora dirigente del Servizio promozione economica e turistica, Daniele Damele (che nel frattempo ha lasciato l’incarico), l'altro giorno la Polizia locale ha notificato all’amministratore unico della società, Edoardo Leone, una multa da 121,10 euro perché il 17 dicembre, durante un sopralluogo effettuato dagli agenti del comando di via Girardini, gli arredi risultavano ancora al loro posto «senza titolo, perchè revocato con provvedimento di decadenza e revoca della concessione» firmata nel settembre dell’anno prima.
Inoltre viene «imposto l’obbligo di rimozione delle opere abusive, da effettuarsi immediatamente alla notifica del verbale». Sedie e tavolini, tuttavia, sono ancora lì.
E ci resteranno ancora, visto che i gestori non hanno intenzione di ottemperare alla prescrizione: lo stesso provvedimento di revoca (datato 30 ottobre) concedeva sessanta giorni per il ricorso al Tar o 120 per appellarsi al presidente della Repubblica.
In sostanza, la Spritz Time sarebbe ancora in tempo per presentare il ricorso al Capo dello Stato che l’ordinamento giuridico prevede come opposizione ad atti della pubblica amministrazione.
In particolare, nel verbale i vigili urbani hanno “censito” «dieci tavolini alti in metallo, un tavolo, dodici tavolini, cinque sgabelli alti, quattro sedie alte, 38 sedie e sei paralumi a piantana su una superficie complessiva di 71,90 metri quadri».
Non solo. I verbalizzanti, annotano anche che «l’occupazione risultava essere anche eccedente e difforme da quella a suo tempo concessa con il titolo revocato, perché cinque tavolini alti in metallo, quattro sgabelli alti e una sedia alta erano collocati sotto il lato esterno dei portici, occupando un’area di 3,80 metri quadri non prevista nemmeno nella concessione revocata».
Insomma, un altro fronte aperto nella tenzone che sta interessando uno dei più caratteristici caffè udinesi. In ballo c’è peraltro una richiesta di risarcimento di 150 mila euro che Spritz Time pretende dal Comune per la prolungata chiusura dello scorso autunno, quando il Contarena per un mese è stato oggetto di lavori di sistemazione degli impianti.
La società gestita da Leone ha avviato la mediazione civile alla Camera di commercio: il primo incontro, fissato per giovedì scorso, è stato aggiornato al 31 marzo, per permettere al Comune di adempiere agli obblighi di legge relativi alle deleghe. —
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