Udine non capitale? Fontanini contro il Pd: «Rinnegano il passato»

Corsi di friulano per gli stranieri residenti a Udine, il teatro friulano al cinema Odeon e la “casa Friuli” a palazzo Belgrado, sede della Provincia. Sono alcune delle proposte con le quali il Patto per l’autonomia intende restituire a Udine il ruolo di capitale del Friuli.
«Il presidente della Filologica Federico Vicario - dice il candidato sindaco degli autonomisti, Andrea Valcic - ha ragione quando dice che Udine, il titolo e il ruolo di capitale del Friuli, deve meritarselo. E il “Patto per l’autonomia” lo sta ripetendo da sempre: la friulanità di Udine è la gamba su cui poggia la differenza tra la nostra città e qualsiasi altra realtà provinciale.
Ecco perché nel nostro programma abbiamo inserito diverse proposte per valorizzarla». La polemica dopo le accuse della filologica insomma non si placa. E mentre Valcic rilancia illustrando alcune proposte il candidato della Lega, Pietro Fontanini attacca il Pd: «In casa dem é tempo di smentite su tutto quanto fatto in questi ultimi 15 anni. Più precisamente, stanno abiurando tutte le riforme che hanno caratterizzato questa ultima legislatura, da quella sanitaria a quella degli enti locali. Stanno inoltre cercando di cambiare rotta anche su temi come la gestione dei richiedenti asilo.
Adesso stanno anche provando a proporsi come i paladini della friulanità di Udine. Nel rispondere alla Filologica il candidato sindaco Vincenzo Martines risponde dicendo che “l’identità del Friuli passa per Udine”. I cittadini dovrebbero, invece, ricordarsi che il 13 gennaio scorso, Martines in un incontro del Pd sul futuro di Udine, dichiarava che era finito il tempo di Udine capitale del Friuli, e che era arrivato il momento di Udine “rappresentazione dinamica del Friuli”. Definizione questa altamente e volutamente ambigua, perché avendo svuotato Udine del suo ruolo di capitale, e non avendo nessuna intenzione di cercare di ridare a Udine quello che le é stato tolto, qualcosa dovevano pure inventarsi».
E ancora: «I cittadini devono anche non scordare che Martines, come vice di Honsell e come consigliere della Serracchiani, ha contribuito in modo determinante a far perdere a Udine quel ruolo di capitale del Friuli che la storia, ma anche la politica le avevano sempre riconosciuto. Come presidente della V commissione, ha, infatti, avuto un ruolo di rilievo nella riforma delle Uti: disastro grazie al quale Udine si trova ora sotto la guida di Tavagnacco, per quanto riguarda la polizia locale e altre funzioni, e con 200 dipendenti in meno ceduti all’Uti».
Tornando alle proposte del Patto per l’autonomia Valcic spiega che «la realizzazione di “Casa Friuli” a palazzo Belgrado, che già oggi ospita nei suoi spazi interni una rara e preziosa raccolta di opere d’arte di tutti gli artisti friulani dagli anni ’30 a oggi, consentirebbe di trovare una sede per le associazioni e le organizzazioni culturali che fanno riferimento alla cultura friulana e alla sua diffusione.
Il cinema odeon potrebbe invece diventare sede abituale e permanente del teatro friulano e delle sue rappresentazioni, aperto alle compagnie professionali e amatoriali. Ma la friulanità non è solo un aspetto culturale, è un modo di stare insieme, di partecipare alla vita della collettività.
Dovranno quindi essere attivati corsi di insegnamento della lingua friulana per gli stranieri residenti: donare la propria lingua all’ospite rappresenta il punto più alto dell’accoglienza, la miglior forma per rapportarsi con dignità e rispetto reciproci. Infine - conclude - proporre la sede Rai di Udine come centro di produzione italiano ed europeo per quanto riguarda le lingue minoritarie».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto