Udine, nuovo centro islamico nell’ex concessionaria Opel

UDINE. Gli islamici affittano i locali dell’ex concessionaria Opel e creano un nuovo luogo di preghiera. Ma per un centro che nasce in via Marano, dietro alla stazione ferroviaria, un altro viene sgomberato perché l’associazione islamica del Friuli è stata sfrattata dall’immobile di via del Vascello (zona di via Palmanova dove c’è il parcheggio in struttura), storico centro islamico della città. Qui, ieri, gli iscritti all’associazione si sono rivolti per l’ultima volta ad Allahu Akbar.
Da stamattina lo faranno da via Marano anche se non è detto che tutti i frequentatori del centro islamico di via del Vascello decidano di spostarsi in massa nell’ex concessionaria Opel perché qui i locali sono stati affittati da una nuova associazione. Al momento, infatti, i rappresentanti della comunità islamica del Friuli non si sbilanciano anche se nei loc
ali di via Marano i lavori proseguono senza sosta per riuscire ad aprire in tempo utile il nuovo centro di preghiera. Ieri, dove un tempo venivano esposte le auto della nota casa automobilistica tedesca c’era un mucchio di tappeti in attesa di essere steso per accogliere la comunità religiosa. Nessuno dei presenti ha voluto illustrare il progetto, tutti hanno preferito rinviare l’annuncio di qualche giorno per completare gli allestimenti.
La presenza degli islamici non è passata inosservata in via Marano e nelle zone vicine tant’è che, senza contestare l’iniziativa, qualcuno ne ha già approfittato per sollecitare la realizzazione di una pista ciclabile in via Melegnano visto che l’idea della ciclabile in viale Palmanova sembra tramontata. Una cosa è certa: l’apertura del nuovo centro di preghiera provocherà un maggiore via vai nella strada.
Considerato che la comunità islamica è composta da circa 500 musulmani e che pregano cinque volte al giorno, è evidente che, soprattutto il venerdì, quando tutti si ritrovano al centro, il traffico non mancherà. Anche perché l’ex concessionaria Opel è situata alla fine della strada senza uscita e questo fatto potrebbe contribuire ad amplificare l’arrivo e la partenza dei fedeli. Cosa che invece in via del Vascello passava più inosservata visto che i frequentatori del centro si “mimetizzavano” con quelli del parcheggio in struttura.
La comunità islamica friulana avrebbe voluto insediarsi in via del Vascello non a caso, negli anni scorsi, aveva annunciato la volontà di autotassarsi per avviare una colletta e raccogliere così i fondi necessari per acquistare l’immobile. Complice la crisi economica, però, molti stranieri sono stati costretti a rientrare nei paesi d’origine e così anche la comunità islamica ha perso diversi componenti. Da qui il venir meno della colletta e quindi l’acquisto del centro di via del Vascello che, ieri, ha chiuso definitivamente i battenti.
«Oggi è l’ultimo giorno» ripetevano alcuni rappresentanti guardando con un po’ di nostalgia quel luogo dove per molti anni famiglie intere si sono ritrovate a pregare.
In occasione della fine del Ramadan gli islamici di tutto il Friuli si danno appuntamento nella palestra universitaria dei Rizzi. Lo scorso agosto negli spazi gestiti dal Cus sono state accolte circa mille persone. Si tratta di un appuntamento importante durante il quale non mancano i momenti conviviali. È il segno della società che cambia anche nel Friuli che non ha mai chiuso le porte agli stranieri. A Udine la comunità islamica è presente da diversi decenni, basti pensare che il centro di preghiera di via San Rocco è aperto dal 2007. A molto prima risale quello di via del Vascello.
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