Udine perde due librerie: la Ubik chiude, la Friulibris si trasferisce a Tolmezzo

Il titolare del punto vendita di via Piave, specializzato in testi in friulano: «I nostri prodotti, in città, interessano meno» 
Udine 29 Novembre 2018. Libreria Friulibris. © Foto Petrussi
Udine 29 Novembre 2018. Libreria Friulibris. © Foto Petrussi

UDINE. La cultura friulana perde un altro pezzo. Questa volta si tratta di una libreria che da vent’anni rappresenta in città il punto di riferimento per appassionati e curiosi alla ricerca di testi e materiali soprattutto del Friuli storico. La Friulibris, di via Piave, si trasferisce a Tolmezzo e, con il primo aprile, i locali abbasseranno definitivamente le serrande.

Sorta a qualche decina di metri da palazzo Belgrado, cuore che ha visto pulsare molte battaglie a difesa della Patria e dell’autonomia del Friuli – ironia della sorte la notizia arriva a pochi giorni da un altro smacco per i friulanisti, che si sono recentemente visti “scippare” dalla Regione il palazzo dell’ex Provincia – la libreria di via Piave era stata aperta da Bepi Beltrame assieme al figlio Alessandro, titolare oggi dell’attività, che avevano deciso di scommettere aprendo una libreria a Udine, «al tempo centro del Friuli». Udine, città legata alla tradizione che negli anni, però, ha cambiato usi, costumi, abitanti e gusti, e alla quale pare proprio che la friulanità, oggi, interessi sempre meno.

«La città e anche i gusti dei lettori sono cambiati, anche giustamente, ma negli ultimi cinque, sei anni i miei prodotti, qui, non sono apprezzati come prima – commenta Alessandro Beltrame –. Ora Udine è multietnica e l’interesse per il friulano è molto diminuito».

Era stato il grande interesse per la storia di un popolo e per la tradizione a spingere Bepi Beltrame e il figlio ad aprire, vent’anni fa, la libreria. Da Resia avevano voluto scommettere sulla difesa della cultura del Friuli, portando in città un settore che fino a quel momento nessuno aveva così tanto approfondito. Una scommessa vinta, che però ha dovuto fare i conti con un mercato più “debole” e anche un pubblico meno “affascinato” .

«Purtroppo, almeno da quello che ho notato, l’interesse dei lettori è cambiato e mentre il paese è più lento nelle trasformazioni, la città va più veloce – spiega Beltrame –. Mi spiace lasciare Udine dopo vent’anni, ci ho provato a rimanere, ma ho capito che qui, per il mio settore, non c’è più lo stesso spazio di prima».

L’amore per i libri però non abbandonerà Alessandro, che oltre a proseguire l’attività di distribuzione rifornendo altre librerie udinesi, ha deciso di aprire un nuovo punto vendita a Tolmezzo, più vicino a casa e luogo nel quale manca oggi una libreria. «A Udine ci sono 13 librerie e a Tolmezzo nessuna, un territorio nel quale la tradizione è ancora presente e più viva – precisa Beltrame – e allo stesso tempo offro un servizio alla Carnia e all’Alto Friuli, dove i punti vendita sono pochi e la scelta limitata. Mi spiace lasciare i miei clienti in città, sarà difficile mi verranno a trovare a Tolmezzo – aggiunge ancora il libraio –, ma almeno sono contento di contribuire a offrire un servizio in più all’Alto Friuli».

Friulibris non è l’unica libreria ad abbandonare la città: a fine anno chiuderà anche la Ubik di piazza Marconi, da poco ha lasciato via Gemona La Pecora Nera, ma sempre per il pianeta bambini dovrebbe a breve aprire una nuova libreria, stando alle prime indiscrezioni, in via Grazzano.

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