Udine, pochi posti nelle scuole materne: 850 bambini iscritti alle private

L’offerta pubblica risponde solo a 1.200 delle 2.100 famiglie coinvolte. Il caso in consiglio comunale. Alle paritarie più di 1,2 milioni per quattro anni. Ok alla proposta di Innovare: costruiamo un nuovo asilo

UDINE. Nelle scuole materne pubbliche non ci sono abbastanza posti per accogliere tutti i 2 mila 100 bambini con un’età che oscilla tra i 3 e i 6 anni, tant’è che 850 famiglie hanno iscritto i figli nelle scuole dell’infanzia autonome paritarie.

Su questi numeri ha ragionato la giunta Honsell quando ha deciso di predisporre una convenzione quadriennale con l’Associazione delle scuole autonome dell’infanzia di Udine (Fism) e di concederle un contributo di 320 mila euro per il 2015 e 300 mila euro per ogni anno successivo, fino al 2018.

Il documento che dal punto di vista politico ha spiazzato i consiglieri del centrodestra stupiti che dai banchi del centrosinistra potesse arrivare una simile proposta, è stato approvato, ieri sera, dal consiglio comunale. L’aula ha accolto anche l’ordine del giorno presentato da Massimo Ceccon (Innovare) che impegna il sindaco e la giunta a valutare, nel prossimo piano delle opere pubbliche, la costruzione di una nuova scuola dell’infanzia e a destinare i 20 mila euro concessi in più nell’anno in corso per ridurre le rette alle famiglie meno abbienti residenti in città.

Una proposta difficile da bocciare per il centrodestra che ha tentato di sminuire in vari modi: Pizzocaro ha posto come condizione per il voto favorevole di indicare dove sarà costruita la scuola, Michelini ha chiesto di affrontare il problema già nel bilancio previsionale 2015 auspicando così di trovare sponda tra i tre consiglieri “ribelli” che costituiranno il nuovo gruppo consiliare.

Ma così non è stato perché Andrea Sandra (Sel) ha scelto, seppur con sofferenza, di votare la delibera come pure il socialista Andrea Castiglione che, confermando il ruolo di faro della scuola pubblica, ha privilegiato le necessità delle famiglie. Non è mancato il siparietto quando Hosam Aziz ha ringraziato i colleghi dell’opposizione per «aver proposto la nostra delibera».

Alla fine, quando si è trattato di votare l’ordine del giorno Ceccon, Lorenzo Bosetti e Renzo Pravisano (Pdl), Maurizio Vuerli (Misto), Giovanni Marsico, Loris Michelini e Natale Zacuri (Identià civica), Paolo Pizzocaro (Per Udine) e Mario Pittoni (Lega) hanno optato per l’astensione.

Lo stesso ha fatto la grillina Claudia Gallanda, mentre i colleghi del M5s Paolo Perozzo, Fleris Parente ed Elena Porzio hanno votato con il centrosinistra. Lo stesso risultato l’ha ottenuto la delibera con l’unica eccezione di Perozzo che si è astenuto.

«Di fronte a 2.100 bambini nell’età dell’infanzia 1.200 frequentano le scuole statali e 850 le paritarie. Abbiamo la necessità di avere più posti nelle scuole statali. Non dimentichiamo - ha spiegato l’assessore all’Istruzione Raffaella Basana sostenendo così l’ordine del giorno di Ceccon - che negli ultimi due anni abbiamo dovuto attivare quattro sezioni, due alla Friz e altrettante nell’ex Cas di via Baldasserie, nelle scuole primarie non attrezzate per svolgere quella funzione. Alla luce dei bisogni espressi, dotare la città di spazi adeguati può essere una cosa da valutare con interesse».

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