Udine, pronti venti milioni per realizzare la nuova casa del basket

Un impianto moderno capace di ospitare grandi eventi e fino a 10 mila persone. La scommessa dell’imprenditore Ennio Fattori: alberghi, piscine, tennis e ristoranti

Un impianto che può cambiare la storia della pallacanestro udinese. Un investimento che può rilanciare l’immagine del capoluogo friulano. Un’operazione che, però, deve fare i conti con l’enorme distanza che separa la voglia-capacità-disponibilità di un imprenditore alla lentezza del sistema burocratico.

Il progetto della Basketball House, dell’architetto Filippo Cargnello, è stato presentato ieri nella sede del Cosef, il Consorzio di sviluppo economico per l’area del Friuli, al presidente Renzo Marinig, dall’imprenditore Ennio Fattori, titolare della Sider engineering, azienda situata nella zona industriale (Ziu).

«L’obbiettvo di oggi è quello di avviare un iter – ha esordito Marinig –. Un primo passo verso la realizzazione di un importante progetto per la Ziu e per il territorio. Siamo qui per ascoltare».


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Il progetto

L’operazione, interamente finanziata con fondi privati, va aldilà dalla mera realizzazione di un nuovo palasport in città e si pone come concreta alternativa all’ipotesi Città Fiera. Quello proposto da Fattori alla Ziu – nei terreni a fianco e Euro&Promos – è un “box” che nel cuore nasconde un palazzetto che, a seconda delle necessità, può ospitare da 7 a 10 mila persone. Tutto attorno, sopra, sotto e ai lati del parquet troveranno spazio alberghi (3 stelle e 5 stelle: 80-110 camere in tutto), bar, ristoranti, campi da tennis con club house, piscine. Poco distante una spa e, naturalmente, un parcheggio all’altezza, oltre ai garage a servizio delle strutture ricettive. «Una struttura che non si spegne a fine allenamento o partita», ma che continua a vivere 365 giorni all’anno. «Un investimento da 20 milioni – ha detto Fattori –: vorrei iniziare i lavori la prossima primavera e ultimarli nel 2021». All’operazione è pronta a partecipare anche la Danieli. Ancora Fattori: «Stiamo pensando a un asilo e a una scuola elementare. All’Abs oggi sono impiegate 4.200 persone che potrebbero diventare 5.300 nel giro di poco tempo. L’Abs, poi, potrebbe assicurarci l’acqua calda».

Business e promozione

A tenere in piedi una simile struttura non bastano basket, alberghi e piscine: Fattori lo sa e per questo si è affidato e un grosso gruppo statunitense di eventi. «Preferisco non fare il nome, è questione di giorni – continua il numero uno della Sider engineering, grande appassionato di calcio e abbonato Udinese da sempre –. L’obiettivo è quello di tenere le luci della struttura accese tutto l’anno, organizzando eventi». Per l’esattezza concerti, con artisti internazionali, che farebbero di Udine un punto di riferimento di tutta Alpe Adria.

I passaggi burocratici

Quello presentato ieri da Ennio Fattori e il suo team è un progetto che necessita di una variante di destinazione d’uso: la Ziu è zona industriale. Non solo: vanno modificate alcune altezze. Un impianto del genere sale per 30 metri. Il primo parere, dunque, spetta alla stessa Ziu che, avendo podestà pianificatoria, deve valutare l’impatto che una simile opera avrà sul contesto, sull’ambiente circostante oltre che sulla viabilità. Se giudicata ammissibile la variante è presentata alla Regione che, naturalmente, coinvolge i tre Comuni entro la Ziu e, nello specifico, il Comune di Udine.

Il sindaco Fontanini

«Ho visto il progetto di Fattori alcuni mesi fa. Mi piace moltissimo: è completo e garantisce risposte non solo all’emergenza basket (se, come ci si auspica, andiamo in A1 dobbiamo fare i conti con i 3.500 posti del Carnera), ma soprattutto è un luogo che proprio per la sua capienza permette di fare spettacoli e, quindi, attrarre persone a Udine. Il Carnera? Basket femminile e pallavolo hanno bisogno di spazi». «Benvenga un imprenditore che investe soldi propri a beneficio della comunità – ha aggiunto Michele Zanolla, consigliere di Progetto Fvg, presente all’incontro –; un investimento che rivaluta completamente la Ziu».

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