Udine ricorda Marco Menazzi Moretti, l’ultimo erede della birra del Baffone

Morto negli Stati Uniti lo scorso dicembre a 62 anni, gli sarà dedicata una cerimonia il 22 febbraio nel Tempio ossario

Alessandro Cesare
Morto negli Stati Uniti lo scorso dicembre a 62 anni, gli sarà dedicata una cerimonia il 22 febbraio nel Tempio ossario
Morto negli Stati Uniti lo scorso dicembre a 62 anni, gli sarà dedicata una cerimonia il 22 febbraio nel Tempio ossario

Con la morte di Marco Menazzi Moretti, avvenuta a fine dicembre 2024 in New Jersey, negli Stati Uniti, è scomparso l’ultimo discendente di una famiglia che ha legato il suo nome in maniera indissolubile a quello della città e alla produzione di birra. Marco Menazzi Moretti aveva 62 anni, figlio di Luigi Menazzi Moretti e di Laura Camerini. È l’ultimo della sua famiglia ad aver in qualche modo vissuto gli anni dell’attività del mitico Baffone e ad aver mantenuto saldi rapporti con il Friuli.

I suoi due figli, Alex e Max, nati e cresciuti in Usa, anche per ragioni anagrafiche, non hanno potuto assaporare l’atmosfera della produzione di birra in viale Venezia, nel luogo dove sorge la sede della questura. Sabato 22 febbraio alle 11.30 Marco Menazzi Moretti sarà ricordato durante una funzione organizzata nel Tempio ossario di piazza XXVI Luglio.

«Marco era nato nel 1962 a Monaco di Baviera in quanto in quel periodo mi trovavo in Germania con mia moglie per affinare la conoscenza sulla fabbricazione della birra – ricorda il padre, Luigi Menazzi Moretti –. Dopo poco più di un anno siamo rientrati a Udine e lui è diventato il predestinato, per mia madre Luisa, a guidare l’azienda di famiglia». Le cose, però, sono cambiate in fretta. Gli anni di Piombo con l’uccisione di Aldo Moro hanno convinto i Moretti a preservare l’erede designato, una crisi coniugale ha portato Marco a trasferirsi con la madre negli Usa. «Da quel momento non sono più riuscito a vederlo molto, anche a causa degli impegni con l’azienda – ha ricordato Luigi Menazzi Moretti –. Marco però, fino a quando è rimasto in città, ha sempre avuto ottimi rapporti con i suoi compagni delle scuole elementari e medie, e con alcuni è rimasto in contatto. L’estate rientrava in Friuli per la sua grande passione, la barca a vela (frequentava una scuola di Monfalcone), mentre durante la stagione invernale tornava per sciare».

Dopo aver ottenuto la laurea in amministrazione aziendale Oltre Oceano, Marco Menazzi Moretti ha iniziato il lavoro al Banco di Roma a New York, dando anche supporto per commercializzare prodotti Moretti nei locali più prestigiosi della Grande Mela. «Dovette smettere quando presi la decisione di vendere l’azienda dopo una gestione durata quattro generazioni – ha aggiunto Luigi Menazzi Moretti – Una scelta dovuta che però ha imposto a tutti noi una grande sofferenza». Siamo nel gennaio 1993, con la chiusura dello storico stabilimento di viale Venezia e la fine di un’epopea cittadina avviata nel 1859.

«A quel punto Marco si è reinventato entrando prima in Parmalat, nel ruolo di vicepresidente per il marketing negli Usa, poi in MacDonald’s e infine in Burger King. Ritiratosi di recente – ha raccontato Luigi Menazzi Moretti – aspettava di raggiungere i 65 anni per ritirare la pensione e tornare a vivere nel suo Friuli. La nostalgia stava giocando un ruolo importante. Purtroppo un problema di salute glielo ha impedito».

Caratterialmente, Marco Menazzi Moretti è ricordato come una persona altruista, che fin dagli anni della scuola si metteva a disposizione di compagni e amici per sostenerli nelle materie in cui spiccava. Ad esempio la matematica. «Dopo la scomparsa di Marco – ha concluso il padre – ho ricevuto decine di telefonate anche da parte dei suoi vecchi amici del Friuli. Per questo abbiamo voluto organizzare un momento di ricordo nel Tempio Ossario il 22 febbraio. Sarà l’occasione, per tutti coloro che l’hanno frequentato, di salutarlo».

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