Udine, sempre meno negozi in piazza XX Settembre

Chiudono Daily e, dopo 33 anni, Giovani. Il titolare: «La piazza così com’è non ha più appeal». Novità in Galleria Bardelli
Udine 01 Luglio 2015. nespresso @ Petrussi Foto Turco Massimo
Udine 01 Luglio 2015. nespresso @ Petrussi Foto Turco Massimo

UDINE. Valzer di negozi in città: tra nuove aperture, cambi di gestione – e anche qualche chiusura all’orizzonte – si rinnova ancora una volta l’assetto commerciale del centro storico.

In Galleria Bardelli sabato aprirà Kiko, che cambia sede, e oggi Nespresso, primo e unico punto vendita in regione della catena di boutique del caffè, che ha deciso di investire proprio nel capoluogo friulano di fronte al negozio “Tiger”.

L’attività apre occupando gli spazi di Tezenis, che nel frattempo ha “fatto le valigie” per trasferirsi nella nuova bellissima sede in via Mercatovecchio. Il franchising del marchio di make-up, invece, rimane ancora per qualche giorno negli spazi di via Canciani, in attesa di approdare nel nuovo store della galleria, al posto di Furla - provvisoriamente “ospitata” da Falcomer - e accanto alla libreria Feltrinelli.

Da diverse settimane gli operai sono al lavoro per terminare le ristrutturazioni, ed è tutto pronto per l’inaugurazione dei due nuovi negozi. Anche “Café collant” di via delle Erbe, in svendita in attesa dello spostamento all’interno di Galleria Bardelli. Continuano intanto i lavori di ristrutturazione nel palazzetto di via Canciani, il cui futuro commerciale, però, rimane ancora avvolto nel mistero.

A esprimere per primo soddisfazione è l’assessore comunale alle Attività produttive e turismo, Alessandro Venanzi. «Da sempre Galleria Bardelli rappresenta l’ingresso nel cuore commerciale del centro storico ed è un bene si sia ripopolata di marchi, alcuni dei quali rappresentano un punto di riferimento e sono riconosciuti a livello mondiale», ha annotato l’assessore.

Se da un lato però Venanzi plaude alla rivitalizzazione del centro grazie all’apertura di nuovi punti vendita, non va dimenticata, secondo l’assessore, la vocazione e la cultura emporiale della città: «Dobbiamo tutelare le nostre piccole, storiche e più caratteristiche realtà, per non essere risucchiati dai grandi marchi».

In piazza XX Settembre, nel frattempo, si “spengono” – per qualche tempo, si spera – due attività. Con la fine del mese di giugno, come annunciato, il punto vendita «Daily» ha abbassato le serrande, ma tra qualche giorno la stessa sorte toccherà anche al negozio di calzature accanto, “Giovani”, realtà che da 33 anni è presente sulla piazza del commercio udinese, che riaprirà a settembre con una nuova gestione.

L’antica piazza del grano “perde” così altre due realtà commerciali e, se per il punto vendita della catena di prodotti di bellezza il destino era già stato preannunciato – al momento non c’è alcun indizio sull’attività futura – per il negozio di calzature è una vera sorpresa, anche perché si tratta di un esercizio ben conosciuto in città.

A puntare il dito contro l’amministrazione è Roberto Baldan, che conferma l’impossibilità di riuscire a mantenere in piedi un esercizio in una piazza – e in una città – che non hanno più appeal.

«Questa piazza da quando è stata chiusa al traffico è diventata un ibrido, è sempre vuota e così come viene utilizzata ora è sprecata», si sfoga il titolare, che ritiene opportuno anche in via Mercatovecchio riprendano a circolare le auto per dare una rivitalizzata al centro. «O fanno in modo di portarci la gente in città – prosegue Baldan – o noi commercianti non siamo in grado di combattere ad armi pari con i centri commerciali».

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