Udine, si abbatte l'ex clinica Santi: al suo posto un supermercato
UDINE. Con il primo “colpo di piccone” simbolico, scalfito dal sindaco Furio Honsell, sono partiti ufficialmente ieri i lavori di riqualificazione dell’ex clinica pediatrica Santi per la realizzazione del nuovo supermercato Coop di via Monte Grappa, che sarà pronto entro la Pasqua del prossimo anno.
Circa 1.250 i metri quadrati di superficie per il nuovo immobile – di cui quasi 800 dedicati alla vendita – ai quali si aggiungono altri 1.200 dell’area verde circostante, e la struttura comprende un parcheggio interrato da una quarantina di posti (altri dieci posteggi a raso all’ingresso), pannelli fotovoltaici a coprire la superficie del tetto e l’aumento di una decina di posti del personale.
Il tutto grazie a un investimento che oscilla tra i 3,5 e i 4,5 milioni di euro. A realizzare l’opera è la Coop consumatori Nordest – a Udine già presente con i punti vendita di via Pradamano, viale Bassi e via Gorizia – e i lavori sono stati affidati a Ici Coop di Ronchi dei Legionari.
Una bella notizia per i residenti del quartiere, che dal prossimo aprile potranno disporre di un nuovo e più fornito negozio in città, un po’ meno per i più nostalgici: l’edificio, ormai in totale stato di abbandono e degrado da oltre quarant’anni – divenuto negli ultimi tempi anche ricovero per profughi e senzatetto – sarà demolito e al suo posto sorgerà un nuovo supermercato che si annuncia rispettoso del contesto urbano e delle volumetrie, nonché attento al consumo energetico e del suolo.
La superficie dell’immobile, acquistato all’asta nel 2013 per un milione 100 mila euro, infatti, occupa solo il 70 per cento della cubatura disponibile, ovvero 5.090 metri dei 7.050 totali, e il nuovo edificio sarà anche più contenuto in altezza, con 7,9 metri al posto degli attuali 17.
Rientrare nei centri città è una priorità e uno degli obiettivi che persegue Coop consumatori Nordest, come sottolineato dal vicepresidente Dino Bomben e dall’amministratore delegato di Ici coop Davide Zanuttini.
«Il nuovo negozio rispecchia la nostra vocazione di offrire un servizio di vicinanza, un format che gli stessi clienti richiedono e funziona», ha osservato il vicepresidente della cooperativa che conta un totale di 4.200 dipendenti di cui oltre un migliaio impiegati in regione (dopo l’acquisizione delle “bandierine” nel Triestino e nel Pordenonese che hanno assorbito circa 300 unità) e oltre 60 a Udine, destinati ad aumentare di una decina a seguito del trasferimento del market – ora all’angolo con via Gorizia – nella nuova sede dell’ex clinica Santi.
Cooperazione e mutualità come base solida per mantenere vivo il tessuto sociale per il sindaco Furio Honsell, «per andare incontro ai cittadini più fragili e mantenere i negozi di quartiere contrastando la nascita dei centri commerciali fuori città», ma anche intervento che riqualifica e favorisce il recupero di un’area dismessa.
E basta polemiche sulla questione dell’hospice che sarebbe dovuto sorgere al posto del punto vendita: «Una fiaba metropolitana», l’ha definita il sindaco, sulla quale è stata la Regione a mettere il veto.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il suo vice Carlo Giacomello: «Questa giunta sette anni fa ha scelto di modificare la destinazione d’uso che voleva qui la realizzazione di un nuovo hospice, attualmente attivo in una struttura più idonea come l’ospedale Gervasutta. La riqualificazione delle aree dismesse della città – ha concluso – rimane una sfida e gli imprenditori che credono ancora nel territorio sono cosa rara».
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