Udine, tornano i “cacciatori” degli incassi

Due malviventi hanno atteso che una barista chiudesse il locale di piazzale Cavalcaselle e l’hanno poi derubata
Udine 13 Giugno 2015 bar buona vite Foto Press TURCO MASSIMO
Udine 13 Giugno 2015 bar buona vite Foto Press TURCO MASSIMO

UDINE. Gli “imprendibili” cacciatori di incassi colpiscono ancora in città. Un furto fulmineo, infatti, è stato messo a segno lunedì sera in piazzale Cavalcaselle, dove una banconiera si è vista portare via la borsetta.

Erano da poco passate le 22 e lei aveva appena chiuso la porta del bar La bella Udine. Si era quindi diretta verso la sua auto, parcheggiata a pochi metri di distanza dal locale. Era entrata nell’abitacolo da pochi secondi, quando ha visto la sagoma di un uomo alto. In quegli stessi istanti qualcuno ha aperto la portiera lato passeggero, mentre un altro individuo le impediva di chiudere quella lato guida. Uno di loro ha poi afferrato la sua borsetta in pelle bianca che conteneva soldi (qualche centinaio di euro), documenti, mazzi di chiavi, occhiali da sole Ray-Ban e uno smart-phone Samsung. Poi i malviventi sono scappati di corsa verso via Baldasseria Media. Entrambi, stando alla descrizione fornita, erano alti e avevano il capo coperto da cappellino e cappuccio.

I “ladri degli incassi”, anche in questo caso, hanno dimostrato di sapersi muovere con prudenza, dal loro punto di vista, naturalmente. Hanno deciso di colpire, infatti, in un luogo che - almeno stando alle prime verifiche - non è coperto da sistemi di videosorveglianza. Una zona che, a quanto pare, è una delle più bersagliate per questo genere di ruberie. Azioni simili, infatti, sono state compiute negli ultimi anni nell’area compresa tra viale Palmanova e Baldasseria, sempre ai danni di responsabili di negozi o esercizi pubblici.

Questi banditi finora l’hanno sempre fatta franca e hanno dimostrato di saper agire in modo così veloce da non concedere nemmeno un tempo di reazione alle vittime. Il più delle volte hanno utilizzato il guanto di velluto, riuscendo a rubare le borse con i soldi in pochi secondi per poi sparire nel nulla. A monte, come hanno rilevato le forze dell’ordine in più occasioni, una paziente osservazione dei movimenti delle prede: orari, abitudini, spostamenti, mezzi di locomozione, tutto insomma. Non di rado i “soliti ignoti” hanno seguito la malcapitata (nella maggior parte dei casi, infatti, sono state scelte donne) in auto o in moto per chilometri, fino a casa. Era capitato a una commerciante di via Cussignacco. I banditi, nell’ottobre del 2013, l’hanno seguita fino a Martignacco le hanno sfondato un finestrino e le ha portato via tremila euro.

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