Udine, via i semafori da viale Palmanova

UDINE. La variante al piano di settore del commercio passa in commissione Territorio e ambiente, ma continua a non convincere tutti i consiglieri, compresi alcuni della maggioranza.
Via libera dunque all’ampliamento delle superfici di vendita del Panorama di viale Palmanova, di quello di viale Venezia, dell’Arcaplanet di viale Tricesimo, e alla creazione di un nuovo supermercato nell’area ex Coca Cola, con la conseguente eliminazione dei semafori - in viale Palmanova - all’incrocio con le vie Melegnano e del Partidôr e la realizzazione di una rotonda in via Cormor Basso.
Giovedì il documento approderà in consiglio e sarà l’assemblea di palazzo D’Aronco a decidere se accogliere o meno la delibera. Ma, venerdì sera, durante la seduta della commissione, il dibattito è proseguito per diverse ore con l’intento di fare luce su alcuni punti non ancora chiari.
Troppe le ombre e le perplessità che permangono sul testo in discussione secondo diversi consiglieri della minoranza (e anche per Alternativa), i quali, aldilà della legittimità - in tre casi su quattro a firmare la relazione dei progetti di ampliamento è stata infatti la sorella del sindaco, Fiorella Honsell - sollevano un’altra questione, relativa alle modalità di votazione in giunta della proposta di delibera.
Le varianti, nello specifico, prevedono di aumentare da 2.500 a 3.500 la superficie di vendita del Panorama di viale Palmanova e da 3.700 a 11.000 quello di viale Venezia. Nell’area dell’ex Coca Cola di viale Palmanova verrà aperto un nuovo supermercato con una superficie di vendita di 6 mila metri e l’Arcaplanet di viale Tricesimo passerà da 1.500 a 2.100 metri quadrati.
I privati hanno già manifestato l’intenzione di realizzare tre rotonde, due delle quali in viale Palmanova - eliminando di conseguenza i semafori agli incroci con via del Partidôr e via Melegnano - e di chiudere il varco utilizzato in viale Venezia dai mezzi pesanti che consegnano le merci a Panorama, realizzandone così una terza in via Cormôr basso.
Interventi che prevedono anche parcheggi e aree verdi, il cui valore è stato stimato in 1,5 milioni a cui vanno aggiunti gli oneri di urbanizzazione pari a circa 100 mila euro.
Altra questione spinosa è quella dei pareri rilasciati dai professionisti: «Andiamo a prendere per buono quanto stabilito dai privati e non dal Comune», ha affermato Vincenzo Tanzi, del Gruppo Misto, che ha anche richiesto un parere da parte del segretario generale sulla legittimità degli atti.
Nessuna ombra, invece, per il vicesindaco Carlo Giacomello. Oltre a sottolineare come nel caso di eventuali illegittimità gli uffici municipali lo avrebbero prontamente segnalato, Giacomello ha aggiunto che l’approvazione della delibera rappresenterà un’opportunità per la città. «L’area dell’ex Coca Cola è abbandonata da 25 anni - ha precisato -: dopo tante soluzioni cercate, questa è la prima concreta ed è completamente a carico dei privati».
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