Uffici giudiziari a Udine, pronte quattro sedi FOTO

Se sarà confermata la chiusura del tribunale di Tolmezzo scatterà il trasloco negli edifici in via Percoto, Prefettura e Stiria
Udine 24 Agosto 2013 palazzo ledra t.to Telefoto Copyright Petrusi Press / TURCO
Udine 24 Agosto 2013 palazzo ledra t.to Telefoto Copyright Petrusi Press / TURCO

UDINE. E' tutto pronto per l’eventuale trasloco del tribunale e della procura di Tolmezzo. La giunta Honsell, lo scorso 31 luglio, ha approvato un Piano che mette a disposizione quattro sedi dove, se la soppressione degli uffici giudiziari sarà confermata, giudici e cancellieri, con relativi archivi, potranno accasarsi. Si tratta di edifici situati in via Percoto, via della Prefettura e via Stiria.

Un trasferimento che al Comune di Udine costerà 487 mila euro di affitto l’anno, in parte rimborsabili dallo Stato. «Udine - spiega il sindaco Furio Honsell - non può farsi trovare impreparata se il programma delle chiusure dei tribunali sarà confermato».

A prescindere dalle precisazioni del sindaco, se il tribunale di Tolmezzo arriverà a Udine, il personale troverà spazio in un immobile di via Percoto, sviluppato su quattro piani, per un totale di 940 metri quadrati, di proprietà del Consorzio Ledra Tagliamento, il quale lo mette a disposizione a fronte di un canone annuo pari a 80 mila euro.

Sale a 252 mila 960 euro il canone annuo richiesto, invece, dalla Fint spa proprietaria dell’edificio di via Prefettura 17 per un totale di 1.250 metri quadrati. Sempre la Fint incasserà ulteriori 117 mila 600 euro per l’edificio di via Prefettura 15 (700 metri quadrati) dove il Comune pensa di accogliere gli uffici e gli archivi della Procura con i magistrati di sorveglianza. A questi tre immobili si aggiunge il capannone di via Stiria per il quale è stato fissato un canone d’affitto annuo pari a 36 mila 840 euro.

Il Piano dovrebbe entrare in vigore a partire da settembre proprio perché le udienze del tribunale di Tolmezzo, da quella data, sono fissate a Udine. Il condizionale è d’obbligo perché il trasloco è legato al parere del Consiglio dei ministri che nelle prossime ore dovrebbe decidere se prorogare o meno di un anno la chiusura dei tribunali.

«Di fronte a un’emergenza non possiamo evitare di rispettare una legge e lasciare il tribunale in difficoltà» insiste Honsell assicurando, però, «che Udine non ha fatto nulla per spingere perché questo avvenga, al contrario ho cercato di convincere tutte le persone di buon senso a non attuare la chiusura dei tribunali». Il sindaco è convinto infatti che i Comuni di Udine e Tolmezzo, a fronte del trasferimento del tribunale, andranno incontro entrambi a maggiori costi.

«Spero - insiste il primo cittadino - che ci siano tutte le proroghe e che la chiusura non avvenga». E ancora: «La giunta è stata costretta a cercare gli immobili, abbiamo dovuto farlo perché siamo un’Istituzione quindi, lo ribadisco, l’abbiamo fatto per dovere istituzionale».

Nel caso in cui il ministero confermasse la chiusura, a Udine la macchina operativa si metterà in moto in tempi rapidissimi. Basti pensare che con una determina il dipartimento gestione del territorio di palazzo D’Aronco ha già impegnato 190 mila euro per l’eventuale affidamento del servizio di facchinaggio e di trasporto legato al trasloco degli uffici.

Critico nei confronti del Governo Monti che ha imposto la chiusura del tribunale di Tolmezzo anche il consigliere comunale, Maurizio Vuerli (Pdl), il quale ricorda che il capoluogo carnico ha appena ultimato i lavori di ristrutturazione dell’attuale sede degli uffici giudiziari. Un immobile che ora «rischia di restare una cattedrale nel deserto».

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