Ultraleggeri e parapendio, sorvoli a rischio

Ultraleggeri e parapendio: è lungo l'elenco degli incidenti avvenuti in provincia di Pordenone o che hanno coinvolto pordenonesi negli ultimi anni.
Lo scorso giugno due austriaci erano rimasti feriti nello schianto di un piccolo elicottero in una vigna di Visinale. Nel giugno del 2011, sempre a Visinale, erano morti i due occupanti di un ultraleggero. I corpi semicarbonizzati di Andrea Luccon, 39 anni, di Casale sul Sile, un passato da pilota militare e civile nonchè istruttore di volo, e Francesco Bonato, 49 anni, di Salgareda, responsabile di reparto alla Sole, erano stati rinvenuti in un campo, tra i resti del piccolo velivolo. Nel settembre del 2010, nello schianto di un ultraleggero sulle Dolomiti di Sesto, erano deceduti l’ex assessore comunale di Pordenone Claudio Rosset, 50 anni, e la compagna Michela Marconi, 42. Lo stesso Rosset nel maggio del 2001 era rimasto ferito a Pordenone: l’ultraleggero su cui volava assieme all’ex assessore Massimo Lionello era planato sul secolare olmo davanti alla chiesa di Roraigrande.
Nel settembre del 2007 al campo di volo Ranfos a Solimbergo, un meccanico austriaco aveva perso la vita mentre stava collaudando un paramotore. Nel maggio dello stesso anno era avvenuto un atterraggio di emergenza di un ultraleggero in Comina. Quattro mesi prima, nello schianto di un ultraleggero a Monterado (Ancona) aveva perso la vita Lucio Burigana, 55 anni, ingegnere originario di Fontanafredda. Nel 2006 un ultraleggero era atterrato in emergenza tra i canneti delle Risorgive a Cordenons. Lo stesso era accaduto sempre a Cordenons, nel novembre 2011, in prossimità di una casa di via Bellasio, provocando il ferimento dei due occupanti: Silvano Carnera, 64 anni, ex direttore della Cassa edile, e il figlio Andrea, 34 anni, entrambi di Pordenone.
Numerosi anche gli incidenti col parapendio, soprattutto nella zona del monte Valinis a Meduno: quattro sinora nel 2015, con altrettanti feriti. Nel marzo 2012 la tragedia. Un tedesco di 48 anni era deceduto precipitando da una ventina di metri alle pendici del monte.
In quanto alle cause degli incidenti sono molteplici. Ma uno tra gli elementi preponderanti resta il fattore umano.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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