Ultraleggero in avaria atterra in un campo

Partito dalla Comina, in emergenza è planato senza carrello a Ragogna. Illesi conducente e passeggero pordenonesi

RAGOGNA. Incidente aereo a lieto fine quello avvenuto venerdì a Pignano di Ragogna, in provincia di Udine, protagonista il pilota di un ultraleggero che si è distinto per bravura e grande rispetto per il prossimo. Alle 11.30 di venerdì dall’aviosuperficie Comina di Pordenone è decollato un ultraleggero pilotato dal suo proprietario, Maurizio Turchet, sessantaduenne residente in città. Con lui, a bordo dello Skyleader 200 di nazionalità italiana, Pierluigi Cozzi, quarantasettenne anch’egli di Pordenone. Come spesso accade per chi frequenta i cieli friulani, il volo è proseguito fin sopra la zona di Osoppo.

Pilota esperto Turchet, in possesso di un brevetto da diporto sportivo, si è però accorto che c’era qualcosa che non andava: da qui la decisione di tornare verso sud in direzione Pordenone. Il guasto meccanico, mentre il velivolo stava ritornando alla base, si deve essere manifestato in tutta la sua gravità tanto da indurre il pilota a tentare un atterraggio di fortuna.

Da ottimo pilota quale ha dimostrato di essere il pordenonese ai comandi del velivolo, non ha fatto uscire il carrello, ma ha virato, ha individuato un campo nella frazione di Pignano e ha proceduto: l’aereo ha toccato terra strisciando sulla pancia. Manovra perfetta: per i piloti nemmeno un graffio. Un po’ meno bene è andata all’ultraleggero che, oltre al guasto, ha spezzato l’elica.

Il velivolo atterrato a Pignano, va detto, appartiene a quella categoria per la quale, in questi casi, non è necessario effettuare alcun tipo di denuncia alle forze dell’ordine. Per cui pilota e passeggero, accertato che entrambi stavano bene, si sono premurati di cercare, in un atto di cavalleria d’altri tempi, il proprietario dell’appezzamento che gli aveva fatto da pista da atterraggio. Il pilota infatti era intenzionato a pagare i danni cagionati dall’atterraggio del velivolo eventualmente richiesti dal proprietario.

Trovato il proprietario, quest’ultimo ha verificato, forse anche influenzato dall’estrema correttezza del comportamento del pilota pordenonese, che danni sul fondo erano del tutto trascurabili, che non sarebbe servito alcun risarcimento e che anzi il velivolo poteva rimanere lì fino all’arrivo dei meccanici. Ieri mattina la segnalazione ai carabinieri dell’insolito mezzo abbandonato da parte di coloro i quali scelgono i campi di Pignano per fare la corsetta mattutina. I militari della stazione di San Daniele hanno proceduto a effettuare i rilievi e sono risaliti ai proprietari del campo e del velivolo. Nulla di irregolare è stato rilevato.

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