Un fiume di veicoli senza assicurazione: uno su quattro è vecchio e non in regola
Sono 33 mila le vetture che circolano in Friuli Venezia Giulia senza copertura. Fuorilegge tre veicoli su cento. Rischiano multe salatissime, fino a 849 euro

UDINE. Circa 33 mila automobili in Friuli Venezia Giulia circolano senza copertura assicurativa. È la stima calcolata dall’Ania, l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. In termini percentuali, tre veicoli su cento non sono in regola, un dato comunque inferiore al resto d’Italia (6,7%). Ben più elevato appare, invece, il fenomeno delle mancate revisioni. Solo lo scorso anno la polizia stradale del Friuli Venezia Giulia ha pizzicato 739 automobilisti che non avevano sottoposto il veicolo al controllo obbligatorio per legge. Sono praticamente il doppio, rispetto a quelli trovati privi di assicurazione (379).
Sulla base della raccolta di informazioni a livello provinciale desunte da polizia stradale, Comuni e polizia municipale, l’Ania ha stimato il numero complessivo dei veicoli circolanti sprovvisti di copertura assicurativa. Se nel 2013 e, soprattutto, nel 2014 il numero delle macchine che circolavano senza assicurazione aveva subito un progressivo e preoccupante innalzamento, nel 2015 si era assistito a un’inversione di tendenza. Trend che è stato confermato poi anche nel 2016. Nel dettaglio, nel 2016 si stima che 2,9 milioni di veicoli, pari al 6,7% del totale, non possieda una copertura.
Tale percentuale raggiunge mediamente il 10,7% nelle province del Sud, mentre nel Centro Italia l’incidenza è pari al 6,6% e al Nord il 4,3%. Il Friuli Venezia Giulia, nella classifica delle regioni virtuose, è al secondo posto al pari del Veneto (3,3%), preceduto solamente dal Trentino Alto Adige (2,8%).
«Potrebbe avere contribuito a questa riduzione – spiega l’Ania nel rapporto annuale – il processo di dematerializzazione del contrassegno di assicurazione, entrato in vigore nell’ottobre 2015, che ha cominciato a produrre i suoi maggiori effetti proprio nel corso del 2016 e che permette di verificare la regolarità della copertura assicurativa dei veicoli in modo automatico direttamente dalle forze dell’ordine su strada, attraverso l’accesso a un archivio informatico dove sono memorizzate le coperture assicurative di tutti i veicoli
E in effetti la tecnologia è stato un valido supporto alla stessa polizia stradale del Friuli Venezia Giulia. Le auto della polizia sono state dotate di un sistema mobile di lettura che permette di individuare se il veicolo che precede è dotato o no di copertura assicurativa e di fermare all’istante il conducente al volante se risulta non in regola.
Nello stesso modo, in alcuni punti dell’autostrada e sulle arterie regionali sono stati posizionati recentemente alcuni sistemi di verifica sulla mancata revisione (Vims) che in caso di passaggio di veicolo fuori norma lanciano un allarme alla centrale operativa della polizia che è in grado di intervenire per bloccare l’auto.
Le sanzioni vanno da 169 euro per chi non ha sottoposto la macchina a revisione (si abbassa a 118,30 se pagata entro i 5 giorni) a 849 euro per chi non ha provveduto all’assicurazione (212,50 in caso di pagamento entro 30 giorni o di rottamazione del veicolo).
Un salasso non da poco se si tiene conto che una revisione costa di media 60 euro e un’assicurazione 400 euro. «In più – spiega il dirigente del centro operativo autostradale Gianluca Romiti – la mancata revisione comporta che il veicolo non può più circolare fino al controllo obbligatorio e alla mancata assicurazione consegue il sequestro e la confisca del veicolo».
«Ciò che accade è lo specchio dei tempi che viviamo», commenta Maddalena Valli, direttore dell’Automobile Club Udine. «L’auto per alcuni è diventato un problema economico perché i costi sono diventati esorbitanti, dal bollo alla benzina – sottolinea – . Così qualcuno preferisce sgarrare non tenendo conto delle gravissime conseguenze. Perché non sottoporre un veicolo alla revisione comporta una scarsa sicurezza sulle strade.
PER APPROFONDIRE:
Lo Stato, dal canto suo, dovrebbe non solo creare incentivi per l’acquisto di auto, ma anche rivedere la politica tributaria in questo settore fortemente penalizzato, magari calmierando i prezzi delle assicurazioni per chi acquista per la prima volta un veicolo o per chi ce l’ha usato rendendolo equivalente al suo valore».
Che il parco auto italiano non fosse giovanissimo era cosa nota (9 anni e 9 mesi l’età media delle nostre automobili secondo il dato dell’Osservatorio Facile.it aggiornato a settembre 2017), ma che addirittura un veicolo su quattro non fosse in regola con la revisione è oggettivamente allarmante. In base ad un’analisi compiuta da Facile.it, a ottobre 2017 non avevano avuto il necessario ok alla circolazione oltre 13 milioni di veicoli.
Se si restringe l’analisi alle sole vetture private la proporzione non cambia; non erano in regola oltre 7,4 milioni di veicoli, ossia il 19,50% del totale.
Partendo da dati ufficiali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il portale leader in Italia per il confronto delle polizze assicurative ha potuto tracciare una mappa delle aree d’Italia in cui il fenomeno delle auto non revisionate è più forte. La prima parte dello studio ha considerato non solo le automobili private, ma il totale dei veicoli iscritti ai registri (quindi anche motocicli, mezzi pubblici, auto a noleggio e via dicendo).
Su un totale di oltre 52 milioni di mezzi, quelli non in regola con la revisione sono risultati essere circa 13 milioni. Declinando i numeri su base regionale, la Campania conquista a mani basse il primato sia in termini assoluti (1.869.504), sia in proporzione al totale parco circolante con un inquietante 40,72% di mezzi che, in base alla norma, non potrebbero circolare. Continuando a scorrere la classifica, si trovano poi, per totale di veicoli non revisionati, il Lazio (1.672.195) e la Lombardia (1.661.244). Se si leggono i dati in un’ottica percentuale, invece, la “medaglia d’argento” è conquistata dalla Sicilia (36,87%) e quella di bronzo dalla Calabria (35,14%).
Su un totale di oltre 52 milioni di mezzi, quelli non in regola con la revisione sono risultati essere circa 13 milioni. Declinando i numeri su base regionale, la Campania conquista a mani basse il primato sia in termini assoluti (1.869.504), sia in proporzione al totale parco circolante con un inquietante 40,72% di mezzi che, in base alla norma, non potrebbero circolare. Continuando a scorrere la classifica, si trovano poi, per totale di veicoli non revisionati, il Lazio (1.672.195) e la Lombardia (1.661.244). Se si leggono i dati in un’ottica percentuale, invece, la “medaglia d’argento” è conquistata dalla Sicilia (36,87%) e quella di bronzo dalla Calabria (35,14%).
«Sebbene in questi numeri rientri anche una minima percentuale di veicoli tuttora iscritti nei registri, ma magari non circolanti perché, ad esempio, fermi in aree private o per ragioni amministrative – spiega Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.it – noi per primi siamo rimasti sorpresi dal vedere valori tanto elevati. Un’auto non revisionata ha importanti ripercussioni sia sulla sicurezza della guida, sia sulla qualità dell’aria che respiriamo e, quindi, sulla nostra salute; nessuno di questi fattori va sottovalutato».
Riducendo l’analisi alle sole auto private purtroppo la situazione non migliora di molto; al 31 ottobre 2017, su un totale di oltre 38 milioni di vetture, quelle non in regola con la revisione erano ben 7.443.888. Identiche anche le prime due posizioni in classifica; ancora una volta sul gradino più alto del podio la Campania (1.210.549 auto non revisionate) seguita dal Lazio (1.007.004). Al terzo posto si posiziona questa volta la Sicilia che, con 985.874 vetture non in regola con la revisione, supera la Lombardia ferma a 916.586. Se si guarda al valore percentuale, dopo la Campania (35,06%) si trovano Sicilia (30,02%) e Calabria (28,67%).
Riducendo l’analisi alle sole auto private purtroppo la situazione non migliora di molto; al 31 ottobre 2017, su un totale di oltre 38 milioni di vetture, quelle non in regola con la revisione erano ben 7.443.888. Identiche anche le prime due posizioni in classifica; ancora una volta sul gradino più alto del podio la Campania (1.210.549 auto non revisionate) seguita dal Lazio (1.007.004). Al terzo posto si posiziona questa volta la Sicilia che, con 985.874 vetture non in regola con la revisione, supera la Lombardia ferma a 916.586. Se si guarda al valore percentuale, dopo la Campania (35,06%) si trovano Sicilia (30,02%) e Calabria (28,67%).
Invertendo l’ordine di lettura e puntando l’attenzione su chi invece è quasi sempre in regola, sul totale dei veicoli al primo posto risulta la Valle d’Aosta con 40.334 mezzi non revisionati seguita da Molise (75.503) e Basilicata (119.832).
In percentuale, a guidare la classifica è invece il Trentino Alto Adige che con il 10,46% precede il Veneto (15,08%) e il Friuli Venezia Giulia (15,61%). Minimi i cambiamenti se limitiamo l’osservazione alle auto private: Valle d’Aosta, Molise e Trentino Alto Adige il podio dei valori assoluti; Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia quello dei relativi.
In percentuale, a guidare la classifica è invece il Trentino Alto Adige che con il 10,46% precede il Veneto (15,08%) e il Friuli Venezia Giulia (15,61%). Minimi i cambiamenti se limitiamo l’osservazione alle auto private: Valle d’Aosta, Molise e Trentino Alto Adige il podio dei valori assoluti; Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia quello dei relativi.
La revisione dell’auto è uno degli obblighi normativi espressamente previsti dal codice della strada (articolo 80) e il mancato rispetto della legge ha anche importanti ripercussioni in termini assicurativi. Se l’auto non è in regola, in caso di sinistro la compagnia ha il diritto di rivalersi sull’assicurato.
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