Un friulano e un coreano saranno uniti dal sindaco di Palmanova

PALMANOVA. Si celebra oggi a Palmanova la prima unione civile tra due giovani uomini che in questo modo vogliono veder riconosciuto il loro legame e poter progettare un futuro di coppia.
Uno di loro è italiano, originario della città stellata. Il suo compagno è della Corea del Sud. Hanno una quarantina d’anni e sono cittadini del mondo.
Ottimo il livello d’istruzione di entrambi, hanno viaggiato tantissimo per lavoro. Si sono conosciuti in Slovacchia perché tutti e due si trovavano là per motivi professionali.
La loro storia è iniziata un paio di anni fa. È stata vissuta serenamente e non ha incontrato particolari ostacoli. Ma vivevano entrambi all’estero, in Paesi dove poche persone li conoscevano.
Hanno invece incontrato ostacoli nella gestione della loro vita di coppia, perché la loro unione non era riconosciuta e, ad esempio, non veniva tenuta in considerazione nel caso dei trasferimenti di lavoro.
«Poter vivere come una famiglia, con i diritti e i doveri che questo comporta, poter progettare il nostro futuro: questo ci ha spinti a unirci civilmente» spiegano.
L’uomo di Palmanova è una persona molto riservata, sa che la sua scelta può non essere compresa da tutti. È sereno, ma un po’ preoccupato per chi gli sta accanto.
E, anche se è circondato da una famiglia che lo rassicura ed è felicissima di quest’unione, preferisce non rendere pubblico il proprio nome e quello del compagno.
In Corea le unioni omosessuali non sono ancora ben accettate; anche per questo preferisce non mettere il partner in difficoltà.
«Quando l’Italia ha ammesso le unioni civili – spiega – ci è sembrato molto bello poter cogliere quest’opportunità e tutelarci come coppia. Lo abbiamo fatto in Italia anche perché, essendo io italiano e lui straniero, abbiamo la possibilità di semplificare le procedure rispetto a un unione di questo tipo contratta in un paese dove siamo entrambi stranieri. Abbiamo scelto di celebrare l’unione a Palmanova, perché io sono di qui e ci faceva piacere condividere questo momento con la mia famiglia».
A sancire l’unione sarà il sindaco di Palmanova, Francesco Martines: «Sono ben felice di farlo – dichiara – . Ho avuto modo di conoscere le due persone che si uniranno civilmente; sono serene e felici di fare questo passo. Quanto accade a Palmanova, così come in altri comuni, è il segno dell’importanza della legge che ha riconosciuto le unioni tra persone dello stesso sesso, di quanto fosse urgente e necessaria. È una legge che ci mette al passo con altri Paesi d’Europa, ma soprattutto rispetta i diritti delle persone e consente loro di vivere pienamente i propri sentimenti».
In sintonia con il carattere riservato di entrambi, alla cerimonia saranno presenti soltanto le persone più care. Non ci saranno purtroppo i familiari del giovane coreano, perché per una serie di motivi non è stato loro possibile partecipare.
Ma a gennaio voleranno tutti e due in Corea. Per il momento vivranno in Italia, ma non è detto che le loro professioni (entrambi lavorano per due diverse multinazionali) non li portino altrove, come già accaduto in passato. Ma assieme.
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