Un malore improvviso stronca la professoressa Marina Maestrutti: aveva 52 anni, insegnava alla Sorbona

CODROIPO. Un malore si è portato via a 52 anni Marina Maestrutti di Codroipo, ricercatrice e docente alla Sorbona di Parigi. Profondo il cordoglio nel capoluogo del Medio Friuli alla notizia del decesso, avvenuto a poche ore dal malessere, che l’aveva colpita in casa. Gli operatori sanitari che l’hanno soccorsa, accompagnandola in condizioni già molto compromesse all’ospedale di Udine, hanno tentato di rianimarla, ma invano.
Aveva studiato al liceo Stellini di Udine e si era laureata in filosofia all’università di Bologna. Da qui l’ascesa professionale che, dopo il dottorato di ricerca all’università di Parigi Panthéon-Sorbonne, l’ha condotta a diventare dottoressa in epistemologia, storia delle scienze e delle tecniche, maître de conférences in sociologia, docente nello stesso ateneo parigino. Dato il Covid, impartiva le lezioni da remoto, cosa che le ha permesso di rimanere per alcuni mesi a Codroipo e condividere l’inaspettato lungo rimpatrio con la famiglia d’origine. Aveva appunto appena terminato di preparare una lezione per l’università quando è stata colpita dal malore.
La professoressa Maestrutti ha in curriculum una serie di prestigiose pubblicazioni, con case editrici e riviste in italiano, in francese soprattutto, e in inglese. I suoi ampi interessi culturali la portavano a leggere i più svariati aspetti della realtà e della vita sociale attraverso gli strumenti di indagine interdisciplinari e in particolare della sociologia e della filosofia. Dalla relazione tra sviluppo tecnologico e società, in particolare sui sistemi di vita, sui corpi e sulle menti, fino all’analisi degli effetti degli studi sulle nanotecnologie, alla robotica, alla bionica per i disabili, alla gerontotecnologia. Campi di studio sono state le moderne utopie e le distopie, la fantascienza, il confine dell’umano. Collaborava con importanti Società scientifiche in Italia e all’estero.
«Appassionata di cinema e di teatro, di cui aveva fatto esperienza in gioventù, accanita lettrice di romanzi e di libri di ogni tipo»: così la descrive, addolorato per la perdita, il collega e amico Claudio Tondo, docente al liceo Majorana di Pordenone, che ha scritto a quattro mani con lei “Il fascino segreto del potere. Mondi regressivi e sopravvivenze utopiche” e altri contributi scientifici. «Curiosa di tutto, viaggiava in ogni parte del mondo – accorato anche il ricordo dell’amica Karen Gennaro, che l’aveva rincontrata a Parigi –, aveva un’immensa capacità di mettere insieme esperienze e saperi diversi».
Ancora un’amica, Giuseppina Pellegrino: «Allo sgomento per la sua repentina mancanza, si unisce l’ammirazione e il rimpianto per la sua generosa ed elegante capacità di intessere reti, relazioni, collaborazioni. Studiosa raffinata, resta un modello di sensibilità e intelligenza per quanti la porteranno nel cuore porteranno nel cuore». Marina lascia nel dolore il fratello Paolo, la madre Nives e il padre Roberto, commercialista con il figlio nei vari studi fra Codroipo, San Giovanni al Natisone, Fagagna, Basaldella e oltre, le nipotine amatissime e altri parenti. La salma dalle 12 di oggi sarà esposta all’Asp Moro di Codroipo, i funerali saranno celebrati domani, alle 15, in duomo. —
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